«È la peggiore crisi industriale degli ultimi anni. Siamo in una situazione di grande emergenza in tutto il Paese, ma in particolare nel Mezzogiorno. Sta pagando soprattutto oggi per un sistema di sviluppo drogato dall'assistenzialismo e dal clientelismo e adesso il sistema sta implodendo con una disoccupazione che si avvicina al 25% e al 50% nel caso giovanile. Qui non si tratta solo della crisi
del debito sovrano, ma ci sono altri fattori tra cui la responsabilità di una politica che ha pensato che potesse bastare in eterno il sistema clientelare assistenziale» È il commento in diretta a Tgcom24 di Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria, sui dati della disoccupazione in Italia.
Sulla via d'uscita aggiunge: «Oggi dobbiamo collaborare tutti per uscire dalla crisi. Dobbiamo tornare a crescere e credo che la leva finanziaria debba essere
utilizzata in maniera ridotta, puntando sull'ottimizzazione della pubblica amministrazione e sulla giustizia perché su questi temi dipende l'attrazione degli investimenti. Non si cresce per decreto, ma con riforme» In conclusione una nota
sulla riforma del lavoro:«I contratti a tempo determinato danno una maggiore produttività e questa é un'evidenza. Il problema non sono i contratti, ma avere i meccanismi che permettano le assunzioni a tempo determinato. Ci vuole buon senso reciproco e nessuno deve pensare di essere depositario della verità».
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