Last updated on 3 marzo 2021
Riparte la formazione professionale in Sicilia. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Formazione professionale Mariella Lo Bello in conferenza stampa a Palermo. “Abbiamo presentato agli enti e ai sindacati – ha detto Lo Bello – nella riunione di stamane gli avvisi 1 e 2 del 2015, che saranno finanziati con risorse della programmazione 2014 – 2020. Al primo bando, che riguarda attività di formazione per il rafforzamento dell’occupabilità abbiamo destinato 155 milioni di euro. Mentre il secondo riguarda i corsi Oif (obbligo di istruzione e formazione, ndr), che partiranno dal 15 settembre”.
La prima annualità dei corsi Oif sarà finanziata con 20 milioni di euro che il governo reperirà con la manovra di assestamento di bilancio,mentre la seconda, la terza e alla quarta annualità saranno finanziati con 45 milioni di euro del Por Fse della programmazione 2014-2020. Per la pubblicazione degli avvisi si attende il parere del Cga che deve dare il via libera ai nuovi criteri definiti dal governo regionale per l’accreditamento degli enti di formazione.
“Quello di oggi rappresenta il giro di boa della formazione professionale in Sicilia – ha detto Lo Bello – finalmente si riparte abbiamo l’obbligo morale, amministrativo e sociale di salvare i lavoratori che un ente più non hanno e la buona formazione”.
Il governo regionale intende salvare i tirocini del Piano Giovani da 500 euro finanziati con fondi Ue della programmazione 2007- 2013 destinati ai giovani disoccupati siciliani. Salvi anche gli incroci ritenuti validi delle selezioni del 14 luglio e quelle del 5 agosto scorso, quando il server del portale messo a punto dalla società Ett per consentire ad aspiranti tirocinanti e alle aziende di incrociarsi in rete, andò in tilt per un crush informatico. A renderlo noto è stato l’assessore regionale alla formazione professionale, Mariella Lo Bello in conferenza stampa a Palermo, senza però scendere nei particolare dettagli, né indicare una data utile per completare l’ultima delle tre selezioni on-line per i tirocini. Quasi un anno fa il governo aveva annunciato che la selezione avrebbe dovuto svolgersi a settembre scorso ma non è mai stata realizzata.
“Tutte le misure del Piano giovani – ha assicurato Lo Bello – saranno rimesse in campo con la nuova programmazione”. Durante l’incontro con i giornalisti è emerso anche che dei fondi della programmazione comunitaria 2007-2013 la spesa che l’assessorato alla Formazione deve certificare entro il 31 dicembre 2015 ammonta a 350 milioni di euro ma finora è stato certificato il 50%, circa la metà.
Peccato, però, che gli enti di Formazione hanno già minacciato: “Se non parte la nuova annualità entro il 30 giugno, saremo costretti a licenziare tutti i dipendenti”. Licenziamento sempre più probabile, a questo punto. E la “finestra” durante la quale i dipendenti rischiano di non avere uno stipendio potrebbe essere più lunga del previsto. “Per questi lavoratori – precisa però Mariella Lo Bello – stiamo pensando a una serie di interventi, come l’utilizzo dei fondi della Garanzia giovani, quelli previsti dalle Agenzie per l’impiego o i fondi per l’aggiornamento dei lavoratori”. Una specie di “formazione dei formatori”, insomma.
Strumenti che al momento appaiono insufficienti. Anche per questo la Regione chiederà al governo Renzi di aprire un tavolo di crisi per i circa 8 mila addetti, impiegati in 2.464 enti (il dato complessivo comprende anche il numero degli enti ai quali nel 2013 la Regione ha revocato l’accreditamento per presunte irregolarità). Troppi, secondo il governo: “E’ inutile girarci attorno – ha attaccato Mariella Lo Bello – negli anni passati gli enti hanno, diciamo così, offerto alla politica un bacino di potenziali elettori. Anche per questo motivo il numero è cresciuto a dismisura”.
Intanto, però, sono già 2 mila i dipendenti rimasti senza lavoro e per i quali il governo Crocetta lancia un appello al governo nazionale affinché venga aperto un tavolo nazionale di crisi. “Dopo l’incontro di questo pomeriggio con i sindacati e gli enti – ha aggiunto Mariella Lo Bello – apriamo il tavolo di crisi nazionale della formazione. Chiediamo al governo nazionale risposte necessarie affinché i lavoratori non più dipendenti vengano presi in considerazione. Mercoledì sarò a Roma per chiedere i fondi Feg per l’aggiornamento del personale possono essere destinati alla riqualificazione di questo bacino. Dobbiamo salvare la formazione buona in Sicilia”. Secondo i dati dell’assessorato i lavoratori della formazione sono cosi’ ripartiti: 5.900 sono impiegati in interventi specifici dell’ambito della formazione professionale; circa 457 operano nell’ambito dell’Obbligo di istruzione e formazione; circa 1.739 sono ex addetti degli sportelli multifunzionali operanti nei centri per l’impiego.
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