Il Direttore della Direzione investigativa antimafia, generale della guardia di finanza Nunzio Antonio Ferla, ha visitato la sezione operativa di Trapani, dove ha incontrato il capo centro, il tenente-colonnello delle fiamme gialle Rocco Lopane, capo della sezione di Trapani, e il capo centro di Palermo, colonnello dei carabinieri Riccardo Sciuto. Sono state analizzate le attività investigative in corso e individuate le future strategie da adottare nella lotta al fenomeno mafioso. Ferla ha incontrato il prefetto Leopoldo Falco, il presidente del tribunale, Roberto De Simone, il presidente della sezione Penale e Misure di prevenzione, Piero Grillo, e il procuratore Marcello Viola.
Tutte le autorità hanno espresso a Ferla viva soddisfazione per l’attività svolta dalla Dia e in particolare dalla sezione di Trapani che “grazie al suo elevato grado di conoscenza del fenomeno mafioso e della capacità di analisi – ha sottolineato Falco – fornisce un contributo informativo determinante nella formulazione di eventuali provvedimenti interdittivi, in piena sinergia con le altre forze di polizia”. Specifico apprezzamento è arrivato dal giudice Grillo che ha sottolineato “l’ampia sinergia raggiunta con la Direzione investigativa antimafia, punto di riferimento essenziale non solo nella fase propositiva ma anche quale valido strumento, a disposizione dello stesso Tribunale, per gli approfondimenti investigativi che si rendono necessari nelle successive fasi del procedimento di prevenzione”.
Nel 2014 gli uomini della Dia di Trapani hanno sequestrato beni per un valore complessivo di 45 milioni di euro. Nei primi tre mesi del 2015, invece, siamo a quota 3 milioni. Le confische ammontano a 16 milioni.