Bruxelles ha interrotto l’erogazione dei fondi comunitari alla Sicilia. Lo scrive oggi il Giornale di Sicilia, in un articolo firmato da Giacinto Pipitone.
La Commissione Europea ha inviato infatti una lettera alla Regione Siciliana, firmata dal direttore generale Politica regionale, Marc Lemaitre, in cui si mettono sotto accusa le procedure seguite dalla Regione per aumentare negli ultimi mesi i livelli di spesa ed evitare di perdere i finanziamenti comunitari rimasti nei cassetti.
L’ambasciatore Maurizio Massari ha comunicato l’interruzione per almeno sei mesi dei pagamenti. I fondi europei vengono spesi con una procedura contorta. La Regione li anticipa per finanziare i vari bandi e poi, alla scadenza di step prestabiliti, certifica la spesa a Bruxelles che, fatte le verifiche, rimborsa le somme. Ed è questo meccanismo che si è inceppato per effetto della sanzione. Bruxelles ha comunicato formalmente che non rimborserà le somme che la Regione ha certificato nei primi sei mesi di quest’anno. Si parla di 10 milioni di euro. Ma è la prospettiva a mettere allarme, perché entro fine anno Palazzo d’Orleans dovrebbe spendere 400 milioni, pena la restituzione a Bruxelles delle somme rimaste nei cassetti. E così oltre ai ritardi già evidenziati sul piano amministrativo ora si aggiunge l’atto di accusa di Bruxelles da smontare pezzo per pezzo.
Alla Regione – scrive il quotidiano palermitano – si dicono convinti di poter evitare l’aggravamento della sanzione, che per ora descrivono come una sorta di semaforo giallo acceso su tutta la procedura.
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