“Sino a sei mesi di attesa per svolgere un esame per conseguire una patente e altre insopportabili lungaggini che sono all’ordine del giorno negli uffici delle motorizzazioni civili nell’Isola per carenza di personale. Subito un’audizione della Commissione Mobilità all’Ars tra Regione e comparto per risolvere la questione, anche pensando all’utilizzo di altro personale”.
A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci che ha depositato interrogazione urgente e richiesta di convocazione della commissione Ars Mobilità alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale Marco Falcone e alle autonomie locali Bernadette Grasso , sulla carenza di personale negli uffici regionali della Motorizzazione Civile.
“Tra i tanti primati che ha questa regione – spiega Schillaci – ci sono anche i disagi per chi necessita di pratiche agli sportelli della Motorizzazione Civile. In una Regione che ha numeri elefantiaci di dirigenti e personale, c’è un settore assolutamente carente di personale. I disagi e i disservizi causati alle autoscuole e agli utenti per la mancanza di esaminatori, da un lato costringono gli operatori del settore a sostenere oneri e costi aggiuntivi, dall’altro provocano un notevole ritardo per i cittadini che devono conseguire l’esame di patente. Succede infatti che i pochi tecnici rimasti in seno all’amministrazione, sono costretti a fare il giro delle province siciliane per soddisfare le richieste, accumulando ritardi addirittura fino a 180 giorni. Per questa ragione, insieme al mio gruppo parlamentare – spiega Schillaci – stiamo incalzando governo regionale e Assemblea a voler rimediare a questo problema. Se giace ancora indiscusso dall’aula il disegno di legge della collega Campo sull’impiego di personale Resais nelle motorizzazioni civili dell’Isola, sto incalzando la presidenza della commissione trasporti all’Ars a convocare gli assessori regionali di merito, nella speranza che ascoltino le proposte degli operatori del comparto e trovino soluzioni veloci ad un problema divenuto ormai cronico” – conclude la deputata.