Un plenum straordinario ma soprattutto la scelta di rendere pubblici gli atti che riguardano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sono le iniziative a cui pensa il Csm a 25 anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio.
“Sono gli atti di quella stagione tormentata e di quel difficile rapporto tra la magistratura palermitana e il Csm” ha detto il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, partecipando alla commemorazione dei due magistrati al Salone della giustizia, e spiegando che lo scopo è “fornire un contributo rilevante alla memoria di quegli anni”.
Legnini ha anche evidenziato “gli straordinari successi” conseguiti nella lotta alla mafia, grazie a strumenti e capacità di magistrati e investigatori che rendono “il nostro sistema di contrasto un ‘eccellenza”.Ma ha anche ricordato quanto pesi la presenza dei clan sulla nostra economia: ” il complesso delle attività illegali ammonta al 13% del Pil, un’enormità”.