PALERMO – “In Sicilia è in corso una campagna di delegittimazione della vera antimafia da parte di centri occulti che vogliono screditare chi fa antimafia con i fatti, come Confindustria, Fai e Addiopizzo”. Lo ha detto il procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, intervenendo ad un convegno sulle stragi di mafia, a Chianciano Terme. Ma il magistrato, ospite dell’incontro insieme al presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, è andato oltre sostenendo che questa “campagna di delegittimazione, che è anche una strategia della tensione, potrebbe tradursi in attentati e azioni eclatanti”. Parole dure raccolte da Montante, che ha rilanciato: “Da tempo Confindustria, Addiopizzo e Fai, la Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane, stanno conducendo una grande campagna non solo contro il racket del pizzo, ma in generale contro il malaffare che, in Sicilia, per anni, ha controllato diversi centri di potere”. “Centri di potere – ha rimarcato il procuratore nisseno Lari – collegati con le organizzazioni mafiose che tendono a gettare sospetti e fango su chi l’antimafia la fa davvero, con i fatti. Ricordiamoci che quando si delegittima chi porta avanti riforme legalitarie, subendo anche intimidazioni e minacce, si corre il rischio di isolarlo. E questo è un errore che non ci si può più permettere”. “Cosa nostra – ha aggiunto Lari – sta rialzando la cresta. Abbiamo avuto chiari segnali in questo senso”.
Mafia, il procuratore Lari: delegittimazione per chi denuncia è strategia della tensione
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