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Magi (Omceo Roma): “Vaccini bloccati? Vogliamo sapere se pericolosi”

“È curioso che alcuni vaccini siano stati bloccati alla dogana, vorremmo capire se sono differenti o uguali a quelli che abbiamo gia’ somministrato in questo periodo. Serve fare chiarezza, dobbiamo capire, innanzitutto, se sono stati bloccati perche’ considerati ‘pericolosi’. In ogni caso speriamo che questi vaccini arrivino il prima possibile, perche’ quest’anno sono fondamentali, lo ripetiamo, per poter distinguere il Covid da una normale influenza”. Cosi’ il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato dall’agenzia Dire in merito alla notizia, riportata da alcuni giornali, secondo cui una partita di vaccini antinfluenzali inviati da Sanofi sarebbe stata fermata alla dogana perche’ non avrebbe superato i controlli di qualita’ da parte dell’agenzia del Farmaco francese.

Per l’Unita’ di crisi Covid-19 della Regione Lazio, intanto, i ritardi sono attribuibili “esclusivamente alla mancata fornitura di circa 500mila dosi di vaccino Vaxigrip Tetra da parte della societa’ Sanofi Pasteur”, che si e’ aggiudicata la gara per fornire 1,4 milioni di dosi e “finora ne ha consegnate 823 mila”. La Sanofi per questo e’ stata gia’ diffidata da parte della Centrale acquisti regionale a consegnare tutto cio’ che e’ stato contrattualizzato ed ora e’ stata “attivata anche l’avvocatura regionale”. Molti medici, o meglio “quasi tutti”, racconta infine Magi, non hanno ancora ricevuto i vaccini e “neppure le farmacie ne hanno a disposizione, solo alcuni centri vaccinali e alcune Asl”.

“A Roma e nel Lazio le terapie intensive ancora reggono. Per quanto riguarda invece la disponibilita’ dei posti letto, purtroppo abbiamo un po’ sconvolto i reparti, quindi il mio pensiero va sempre ai malati non Covid che hanno difficolta’ ad essere assistiti, specialmente quelli cronici che soffrono di piu'”. Cosi’ il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia Dire.

“Lo abbiamo gia’ detto molte, ma in questa fase, durante la quale gli ospedali non possono sempre rispondere alle esigenze dei cittadini – ha aggiunto infine Magi – bisogna compensare assolutamente con il territorio, aumentando l’offerta specialistica”. (Agenzia Dire)

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