Il vice presidente della Camera Luigi Di Maio ha aperto a Palermo la prima giornata dell’Iday, l’iniziativa lanciata dal Movimento 5 stelle in 150 piazze siciliane per raccogliere le proposte dei cittadini che faranno parte del programma dei grillini per le elezioni regionali d’autunno.
In piazza presenti circa 200 persone. Pochine. Di Maio ha parlato da un palchetto, dopo avere fatto un giro nel mercato storico del Capo, accompagnato dal deputato regionale Giancarlo Cancelleri e dal candidato sindaco a Palermo, Ugo Forello. Prima di lui, sul palchetto, si sono alternati alcuni dei deputati regionali del M5S. L’Iday si concluderà il 12 marzo, prima ci saranno altri quattro appuntamenti sempre nelle piazze siciliane nei weekend.
Il Pm Nino Di Matteo candidato dei 5 stelle alle prossime regionali? “Non gioco a fantacalcio, il nostro candidato a governatore della Sicilia sarà scelto dai nostri iscritti. Noi stiamo investendo sul programma, non ci interessa l’uomo solo al comando”.
“Mandateci al governo regionale e anzichè tagliare gli stipendi solo ai consiglieri regionali del M5s, taglieremo gli sprechi di tutta la Regione”, ha aggiunto Di Maio. Rispetto a un sondaggio che da’ i 5stelle al 38% in Sicilia, col centrodestra al 35% e il centrosinistra al 18%, Di Maio ha affermato: “Ai sondaggi non credo, anche quando vanno bene per noi. So solo che siamo l’unica forza politica che in questi anni ha dimostrato che tagliando gli stipendi a pochi consiglieri regionali si possono costruire strade, promuovere progetti di rigenerazione urbana e lanciare il microcredito per imprese e attività commerciali”. “Oggi – ha proseguito – abbiamo problemi su trasporti, lavoro e imprese e siamo gli unici che dall’opposizione li abbiamo affrontati. Credo che qualcuno debba pur cominciare a mettere le cose a posto in questa Regione. Inizia una consultazione regionale con 150 piazze siciliane in cui metteremo in piedi il programma per le prossime elezioni regionali. Qualche sondaggio dice che siamo al 40% nell’Isola: potrebbe essere di più o di meno, io non credo ai sondaggi. Di certo quello che vedo quando giro in Sicilia e che c’è tanta fiducia in noi”.
Nessun nome per il candidato alle regionali, anche se Giancarlo Cancelleri, attuale consigliere all’Assemblea regionale, è in testa: “È presto per fare nomi. Lo decideremo con i nostri meccanismi partecipati”.
Non manca poi un accenno al governo della regione e una frecciatina all’amministrazione Crocetta: “Qualcuno deve pur cominciare a cambiare le cose in questa Regione – ha concluso – e penso che il M5S meriti fiducia, anche perché in questi anni siamo stati gli unici in Regione che ci siamo tagliati gli stipendi e utilizzato i soldi addirittura per creare una strada che aggirava il ponte crollato sulla Palermo-Catania a causa degli appalti che questi signori si spartivano”.
Sulla piazza mezza vuota, dallo staff dell M5S fanno sapere che “oggi non era previsto un comizio, ma era solo una raccolta di proposte per le elezioni regionali dell’autunno prossimo. La gente era stata chiamata solo a fare proposte. Nessun comizio”.
CROCETTA. “L’iniziativa a Palermo dei 5stelle è stata un flop, la piazza era vuota. Non si rendono conto che perdono 2 punti a settimana, mentre noi stiamo raccogliendo i frutti della nostra azione di governo, col Pil cresciuto del 3,5% in quattro anni e un bilancio della Regione finalmente risanato. Il nostro movimento ‘RiparteSicilia’ è a nove stelle, se ne facciano una ragione”.
Lo dice il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, commentando l’apertura a Palermo dell’iDay, l’iniziativa dei 5stelle nelle piazze dell’isola per la raccolta di proposte che saranno inserite nel programma elettorale delle regionali d’autunno.
“Avevo creduto ai ragazzi dei 5stelle, invece si sono alleati con i ceti conservatori in Sicilia per bloccare ogni processo di cambiamento utilizzando in modo maldestro il voto segreto in Assemblea, proprio loro che dicono di volerlo abolire, e presentando mozioni di sfiducia una dietro l’altra”. E aggiunge: “In quattro anni hanno fatto solo chiacchiere – aggiunge – come gli altri partiti sono rissosi e dentro le logiche di potere. Se avessero vinto le elezioni 4 anni fa avrebbero portato la Sicilia nel baratro”.
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