La voce certo non è chiara. Ma è lui, il boss Matteo Messina Denaro ed è impressa su un nastro magnetico. La voce del latitante è stata trasmessa per la prima volta dal Tg1: un documento audio esclusivo con la deposizione del latitante di Cosa Nostra più ricercato in Italia.
La cassetta che contiene la registrazione della voce del boss latitante di Cosa Nostra era conservata nell’archivio del Tribunale di Marsala. Risale al 18 marzo del 1993, quando il boss testimoniò al processo Accardo, su uno dei tanti di omicidi di mafia a Partanna, città del suo mandamento. ”Senta”, gli chiede la pubblico ministero, ”ricorda se fu sentito dalla squadra mobile di Trapani, dopo la morte di un certo Accardo Francesco da Partanna?”. ”Guardi”, risponde il boss, ”io, in quel periodo, ho subito decine di interrogatori per ogni omicidio che è successo”. Due mesi e mezzo dopo diventerà latitante. La cassetta, custodita nell’archivio del Tribunale di Marsala, è stata trovata grazie al lavoro dell’Associazione Antimafia Rita Atria e della testata ”Le Siciliane”.
Il tutto nasce da un lavoro collettivo di ricerca, analisi e scrittura che porterà alla pubblicazione di un libro sulla storia di Rita Atria la giovane testimone di giustizia che collaborò col giudice Paolo Borsellino. “Siamo entrati negli archivi angusti e polverosi (poco frequentati) delle procure e abbiamo iniziato a leggere, ricostruire – scrivono in un comunicato i promotori dell’iniziativa -. Quella di Partanna negli anni 80, 90, era una mafia importante, feroce crudele e molto vicina alla mafia che contava, decideva, uccideva. Condizionava. Una mafia sottovalutata e messa sempre ai margini nei racconti delle grandi testate. Nelle testimonianze altolocate. Un contesto che avvalora ulteriormente il coraggio di Rita Atria. Ma anche di Piera Aiello e qualcun’altra che decise testimoniare. Il libro che suggellerà il trentesimo anniversario della morte della ragazza di Partanna nasce dall’esigenza dopo quasi trenta anni di memoria attiva e lotte per onorarne la memoria dalla voglia di raccontare il vero contesto storico d Partanna negli anni in cui Rita lì è vissuta, respirandone gli odori mafiosi e del malaffare”.
De Raho: audio importante per comparazioni
“Sentire la voce di Matteo Messina Denaro è molto importante. Nei suoi confronti ci sono attività investigative da anni, Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza hanno documenti sonori idonei anche a riscontri e comparazioni laddove si rendesse necessario”. Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho parla al Tg1 del nastro audio inedito con la testimonianza del boss in un vecchio processo trasmesso proprio nell’edizione delle 20. “Negli anni – ha ricordato de Raho – sono state arrestate centinaia di persone facenti parte della rete che ne ha favorito la latitanza e sono stati sequestrati tre miliardi di euro: lo sforzo e l’impegno che lo Stato investe per il suo arresto sono enormi, ci sono tanti filoni investigativi sviluppati dalle varie forze dell’ordine sotto il coordinamento del procuratore distrettuale di Palermo. E’ qualcosa su cui facciamo grandissimo affidamento”.