In corsa per non farsi trovare impreparati. Messina è la location delle ultime fasi della quinta tappa dell’edizione numero 100 del Giro d’Italia, con un circuito nel cuore della città e l’arrivo allestito davanti al palazzo Municipale, con sullo sfondo lo Stretto, ma si dovrà lavorare ancora molto perché tutto sia all’altezza dell’evento.
Non sono stati ancora ultimati gli interventi sulle strade interessate al passaggio della Carovana, alcune delle quali hanno finalmente visto l’asfalto dopo anni di sollecitazioni da parte delle Municipalità; dipendenti e mezzi di Messinambiente e Ato3 inoltre sono stati mobilitati per pulizia e scerbature straordinarie, perché “ordinariamente” anche in centro da tempo dominano rifiuti ed erbacce. Per un giorno ci sarà una città bloccata, con scuole di ogni ordine e grado chiuse ed una rivoluzione nella viabilità, ma gli inevitabili disagi hanno come contropartita quel “giorno da protagonista” che non può fare che bene ad una città che soffre un po’ la sindrome da “parente povero” rispetto alle altre due grandi città metropolitane siciliane. In questo è stato certo determinante Vincenzo Nibali, campione del ciclismo, vincitore della scorsa edizione del Giro d’Italia, che ha voluto fortemente che l’edizione 2017 dell’evento sportivo, che festeggia cento anni, desse un posto di rilievo alla sua città. “Un evento di festa che dà grande visibilità alla città, -dice Gaetano Cacciola, vice sindaco e assessore alla mobilità- qui non solo ci sarà l’arrivo di tappa ma c’è un circuito percorso due volte che attraversa le parti più belle della città, quindi avremo modo, attraverso le riprese che farà la Rai, di fare conoscere i nostri scenari, una grande opportunità per questo dobbiamo prepararci bene a mostrare la parte migliore e anche accettare i sacrifici che costerà”. Ma siamo pronti ad utilizzare al meglio questa opportunità? “Direi che siamo pronti, stiamo verificando costantemente tutto l’aspetto organizzativo soprattutto in riferimento alla chiusura delle strade, degli orari dei bus e tram perché vogliamo facilitare chi vuole venire a vedere la volata in centro mettendo a disposizione più mezzi pubblici possibile.” Una grande prova per le capacità organizzative comunali. “Direi che ci sono state altre occasioni come la manifestazione di Libera lo scorso anno o i grandi concerti, questo certo è più impegnativo come distribuzione nello spazio, perché copre buona parte del territorio dividendo in due la città” Ci potrebbe essere un ritorno economico? “Magari non nell’immediato ma è sicuramente un investimento nel settore turistico per il futuro; chi guarderà le immagini della città dall’esterno speriamo sia attratto dalle bellezze che offriamo”. Sembra che non ci sia stato un coordinamento tra le associazioni dei commercianti, quelle culturali e sportive per organizzare eventi collaterali di rilievo, ognuno gestirà propri spazi senza una regia unica? “Di questo aspetto non mi sono occupato, forse l’assessorato allo Sport avrà avuto dei contatti, ripeto l’investimento economico commerciale è legato ad una possibilità di ritorno successivo, più che del giorno del Giro”.
L’Amministrazione comunale quindi sta curando molto l’aspetto della mobilità perché è li che si gioca molto la buona riuscita della manifestazione sportiva e quindi anche l’immagine della città. Si è partiti forse in ritardo e solo ieri abbiamo fatto la prima riunione, confessa il vice comandante del Corpo di Polizia Municipale, Marco Crisafulli che spera di mettere in azione sulle strade mercoledì prossimo 120 vigili urbani, una previsione ottimistica però, ammette, visto che di solito ad operare per le vie cittadine, tra inabili e assegnati a servizi di diverso genere, non ci sono più di 40 agenti. Per questo si conterà molto su una ottantina di volontari che fanno parte delle associazioni della Consulta e della protezione civile che aiuteranno a vigilare sull’osservanza delle restrizioni, alcune delle quali partiranno già la sera di martedì.