Last updated on 28 febbraio 2021
C’era anche Renato Accorinti tra i sindaci che hanno firmato a Palazzo Chigi le convenzioni per i primi 24 progetti di riqualificazione urbana per i quali è stata già attivata una prima tranche di 500 milioni di euro di finanziamento. Con 75 punti assegnati al progetto CapaCity, la città di Messina è risultata al 20esimo posto (tra 120) della graduatoria nazionale, confermando il finanziamento di circa 18 milioni di euro previsto, unica città siciliana ad essere rientrata in questa prima fase in cui vengono considerati i progetti migliori tra quelli presentati la scorsa estate. Occasione questa che permette “una reale e possibile riqualificazione di due quartieri degradati risalenti al terremoto di Messina del 1908 (Fondo Fucile e Fondo Saccà) da attuarsi nel rispetto del più importante tra tutti i temi: la condivisione e la partecipazione sociale”. Come ha ribadito Accorinti intervenendo nella sede di Anci nazionale, alla conferenza stampa di presentazione dei progetti, subito dopo la firma del contratto di riqualificazione con il premier Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi.
“La storia delle baracche di questi due quartieri è ormai leggenda, ma nelle zone dove queste strutture verranno demolite noi non andremo a costruire nuovi palazzi”, ha sottolineato Accorinti- come Amministrazione applichiamo da anni la direttrice del ‘consumo zero’; per questo a quanti vivono ancora in quelle baracche daremo una casa utilizzando il patrimonio immobiliare pubblico. Lì, invece, saranno realizzati luoghi di socializzazione e di aggregazione vera”. Il Governo ha comunque deciso di finanziare tutti i progetti presentati dai Comuni dando vita ad interventi per 3,9 miliardi di euro per le periferie degradate di tutto il territorio nazionale, incluse le risorse arrivate da altri finanziamenti pubblici e privati.
Il progetto presentato dal Comune Peloritano in partnership con Privati ammonta a oltre 86 milioni di euro, Capacity, ha la durata di 30 mesi e consentirà di avere 18 milioni di euro, a disposizione per la città dello Stretto, sui 40 complessivi destinati all’intera provincia. Nella valutazione dei progetti gli uffici ministeriali hanno tenuto conto tra l’altro della capacità delle azioni proposte, di attivare sinergie tra finanziamenti pubblici e privati. Il Comune aveva anche bandito una manifestazione di interesse per coinvolgere l’imprenditoria locale o comunque soggetti disposti ad investire proponendo interventi in quelle aree indicate dall’Amministrazione.
Gli ambiti individuati inizialmente erano Gazzi, Fondo Saccà, Giostra, Camaro, Tirone, Villaggi collinari, Zona Falcata, Fondo Fucile, Villaggio Santo. Nel progetto Capacity però, rispetto all’origine, risulta ridimensionato il numero delle proposte di riqualificazione selezionate e le aree d’intervento sono solo quelle ricompresi tra le fiumare “Camaro” e “Gazzi”. Coordinerà tutte le azioni. che vanno ad integrarsi in molti punti, Gaetano Giunta che con la sua Fondazione di Comunità ha elaborato la parte centrale del progetto, quella che prevede la rigenerazione sociale a Fondo Saccà con un “condominio sperimentale” realizzato con pratiche di autocostruzione assistita e salariata. Ci sono poi i processi di empowerment per favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e sociale.
Infine si prevedono azioni sull’ambiente che coinvolgono sia il Forte Petrazza con la realizzazione del “Parco Urbano per le Arti”, che l’ex stazione di Camaro. Parte importante di Capacity è il microcredito per il quale è prevista l’istituzione della Scuola Euro-Mediterranea di Economia Etica con capofila sempre Fondazione di Comunità. I progetti personalizzati e comunitari di facilitazione e mediazione sociale saranno attuati dalla cooperativa Lilium. e dall’Associazione Hic et Nunc.
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