Un accordo sottoscritto tra il Fondo europeo per gli investimenti e la Banca popolare S. Angelo rende disponibili garanzie aggiuntive sull’erogazione di microcrediti quale sostegno sociale alla nascita o al rilancio delle piccole imprese, nell’ambito del programma Ue denominato “EaSI” per l’occupazione e l’innovazione sociale. Questo nuovo accordo per microcrediti rientra nel Fondo Europeo per gli investimenti strategici (EFSI), che rappresenta il cuore del Piano degli investimenti per l’Europa, il cosiddetto “Piano Juncker”.
L’accordo permette alla Banca S. Angelo di mettere a disposizione un budget di 10 milioni di euro in cinque anni per erogare microcrediti ad un massimo di 650 piccoli imprenditori e aspiranti tali. Possono accedere alla misura piccole imprese e promotori di progetti imprenditoriali che non dispongono di garanzie sufficienti ad ottenere credito ordinario. La banca, avvalendosi della garanzia supplementare fornita dal Fei nell’ambito del programma “EaSI”, potrà erogare ai beneficiari prestiti a tasso agevolato. Il focus di questo particolare programma sociale di microcredito si rivolge soprattutto a donne imprenditrici, ai giovani che vogliano avviare nuove attività e alle startup.
Beneficiari della misura possono essere startup, imprese femminili e giovanili, società in genere che hanno difficoltà di accesso al credito (ad esempio, per carenza di garanzie da offrire), tutte attività con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo attivo non superiore a 2 milioni di euro. I settori ammessi a finanziamento sono: agricoltura, agroalimentare, turismo, artigianato e nuove tecnologie; sono escluse, in quanto in contrasto con lo spirito etico dell’iniziativa, le attività economiche illegali, la produzione e vendita di tabacchi e distillati, la produzione e commercio di armi, i casinò, comprese le attività di ricerca, sviluppo e applicazioni tecnologiche in questi settori.
L’importo massimo concedibile è di 25mila euro per una durata massima di 60 mesi, con un tasso variabile inferiore a quello praticato per il credito ordinario.
Marianne Thyssen, Commissaria europea per l’Occupazione, gli Affari sociali, le Competenze e la Mobilità professionale, dichiara: “Sostenere i soggetti che incontrano difficoltà nell’accesso al credito bancario ordinario è una delle priorità chiave sia del Piano Juncker, sia del nostro Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale ‘EaSI’. Questo sostegno da 10 milioni di euro aiuterà centinaia di startup, donne e giovani imprenditori a ottenere accesso ai finanziamenti e a fare fruttare il loro talento, il che rappresenta un buon investimento per costruire un’Unione europea più equa e più inclusiva”.
Pier Luigi Gilibert, Amministratore delegato del Fei, aggiunge: “Questo accordo di microcredito con la Banca S. Angelo contribuirà a sostenere le piccole imprese, in particolare i soggetti a rischio, e contribuirà all’inclusione sociale e alla creazione di nuovi posti di lavoro. I piccoli imprenditori avranno ora accesso a finanziamenti aggiuntivi per avviare, accrescere o espandere il loro business”.
Ines Curella, Amministratore delegato della Banca popolare S. Angelo, osserva che“secondo le più recenti statistiche, la Sicilia è, fra le regioni d’Italia, quella che presenta una delle più elevate percentuali di diniego del credito alle imprese. Ciò accade non per cattiva volontà delle banche, ma a causa della crisi economica che erode il patrimonio e il merito creditizio soprattutto delle piccole imprese. Come banca siciliana vicina alle attività economiche del territorio in cui opera, siamo felici di potere aiutare gli imprenditori in difficoltà anche con questo nuovo strumento etico e sociale che consentirà agli operatori sani, frenati da debolezza momentanea e non strutturale, di potere realizzare i loro progetti di sviluppo”.
La banca si avvarrà di una società di consulenza esterna per assistere passo dopo passo i richiedenti nelle diverse fasi della pratica, in modo da assicurarne un corretto e rapido iter. Così gli imprenditori e chi aspira a diventarlo potranno realizzare il loro business nel rispetto dei principi del microcredito e della finanza etica.
Il programma di garanzia “EaSI” è partito nel giugno 2015 su iniziativa della Commissione europea ed è gestito dal Fondo europeo per gli investimenti. Il Fei non fornisce direttamente un supporto finanziario alle imprese, ma interviene attraverso la banca ad integrazione della posizione del richiedente.
Il programma “EaSI”
Il programma della Commissione europea per l’impiego e l’innovazione sociale (“EaSI”) punta a sostenere l’obiettivo dell’Ue di un alto livello di impiego, di un’adeguata protezione sociale, della lotta all’esclusione sociale e alla povertà e del miglioramento delle condizioni di lavoro. L’asse microcredito e imprenditoria sociale del programma EaSI fornisce sostegno agli intermediari finanziari che offrono microcrediti agli imprenditori o finanziamenti alle imprese sociali. L’obiettivo è quello di aumentare l’accesso alla microfinanza, che include il microcredito, cioè prestiti fino a 25.000 euro, in particolare per persone vulnerabili e microimprese. Inoltre, per la prima volta, la Commissione Europea sostiene le imprese sociali attraverso investimenti fino a 500.000 euro. Il sostegno alla microfinanza e alle imprese sociali è attualmente in fase di attuazione tramite la garanzia “EaSI”, che consente agli intermediari finanziari di raggiungere imprenditori e aspiranti tali che non sarebbero stati in grado di ottenere finanziamenti a causa di situazioni considerate ad alto rischio. E’ inoltre in fase di attuazione il piano ‘EaSI Capacity Building Investments Window’ per rafforzare la capacità degli intermediari finanziari nei settori della microfinanza e della finanza sociale per lo più tramite investimenti azionari. La Commissione europea ha incaricato il Fei di attuare la garanzia EaSI e la “EaSI Capacity Building Investments Window”.
Inoltre la Commissione europea sta rafforzando la dimensione sociale del EFSI sia per quanto riguarda la microfinanza che per l’imprenditoria sociale. Complessivamente, l’importo totale del sostegno a queste aree dovrebbe aumentare (da 193 milioni di euro nel quadro del programma EaSI) a circa 1 miliardo di euro, mobilitando circa 3 miliardi di euro in investimenti aggiuntivi.
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