“Dal 2015 a oggi, ovvero da quando è stata firmata l’intesa governo-sindacati (con l’assessore regionale ai Beni culturali Antonio Purpura) tutti i musei regionali e le aree archeologiche in Sicilia sono rimasti sempre aperti in tutte le domeniche e i giorni festivi, ma la Regione ad oggi, non hanno ancora liquidato ai lavoratori del Dipartimento Beni Culturali le prestazioni lavorative effettuate da due anni a questa parte”.
È l’accusa lanciata dai sindacati Cobas/Codir in una nota. “Una grave mancanza verificatasi nonostante il Dipartimento Beni Culturali abbia trasmesso al Dipartimento Funzione pubblica – già l’anno scorso – gli atti relativi alle prestazioni dei lavoratori e che comprende anche il mancato pagamento del salario accessorio dell’anno 2016 e parte del salario accessorio addirittura del 2015” – affermano i sindacati.
“Considerando, pertanto, inaccettabile questa situazione, a tutela di tutti i lavoratori interessati il Cobas/Codir indice lo stato di agitazione del personale dei Beni culturali e si riserva – qualora non si provveda a definire un percorso certo in tempi brevissimi con la comunicazione formale dei termini di pagamento di quanto dovuto – di attivare eventuali azioni di tutela legale per consentire l’incasso delle somme dovute per le prestazioni effettuate, nonché eventuali percorsi di protesta che potrebbero anche sfociare in serrate dimostrative nei giorni festivi per denunciare all’opinione pubblica l’assurda mortificazione subita da tutto il personale dei beni culturali compresi gli addetti alla custodia e vigilanza”.