“Museo regionale di Messina, quasi 15 mila presenze nel 2013 ma appena 13mila euro di incasso”. Questa l’anomalia segnalata alla stampa dalla direttrice dello stesso museo Caterina Di Giacomo, e che diviene spunto per un’interrogazione targata M5S. L’atto parlamentare, a firma della deputata Cinquestelle e vice capogruppo all’Ars Valentina Zafarana, chiede al governo regionale di intervenire sulla rimodulazione delle tariffe per i musei regionali. Richiede, altresì, che i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti vengano destinati direttamente al Dipartimento dei Beni culturali e ambientali, nelle more di nuove determinazioni finalizzate all’autonomia gestionale dei singoli musei, in modo da essere utilizzati per la manutenzione delle strutture e per la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale della Sicilia, precisando che ad oggi quest’ultimi sono utilizzati allo scopo di finanziare attività molteplici della Presidenza, senza essere incanalate per destinazioni specifiche.
“Si tratta di un museo che al suo interno raccoglie opere di pregio di artisti del calibro di Caravaggio e Antonello da Messina e che vanta un incremento di presenze di oltre mille unità ogni anno – afferma la deputata Zafarana – passando dai 12 mila visitatori del 2011 ai 13.417 del 2012; addirittura, nell’ultimo anno, 14.850 persone hanno visitato la galleria”. “Nonostante l’importante incremento del numero dei visitatori, merito del lavoro svolto dagli operatori, – conclude la parlamentare – il Museo ha incassato cifre irrisorie e resta inalterata la situazione di emergenza logistica più volte segnalata dagli addetti ai lavori”. Le ragioni, secondo quanto dichiarato dalla direttrice Di Giacomo, sono riconducibili alle tariffe imposte dalla Regione che al momento prevedono il costo di un euro per i residenti ed un intero di soli tre euro per i non residenti.
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