Dare rappresentanza alla nuova realtà delle microimprese siciliane, stimolare l’efficienza della pubblica amministrazione in modo che sia a loro dimensione, elaborare proposte per lo sviluppo economico della regione, puntare al microcredito e a una maggiore apertura alle aziende siciliane nell’area di libero scambio Euro-Mediterranea. Sono questi gli obiettivi di Pmisicilia, la nuova associazione di imprese che nasce a Palermo, con sede in via Massimo D’Azeglio 15.
Presidente di Pmisicilia è stato eletto l’ingegnere Marcello Candela che è affiancato da due vicepresidenti: Umberto Terenghi (vicario) ed Ernesto Bisanti. Completano il comitato esecutivo Maria Prestigiacomo (settore energie rinnovabili), Maurizio Laguardia (settore edilizio) e Saverio Stellino (rapporti sindacali). Il tesoriere è il professore Giuseppe Costanza.
«La nostra ragione di esistere – afferma il presidente Candela – è colmare il vuoto di rappresentanza delle microimprese, rappresentanza intesa anche come capacità propositiva, organizzativa e realizzativa. Quella della microimpresa è divenuta una nuova dimensione economica fortemente radicata nella nostra regione». Per il vicepresidente Terenghi la necessità di creare una nuova associazione di imprese in Sicilia nasce dalla constatazione che «le confederazioni nazionali, finora, si sono occupate dello sviluppo delle imprese allocate sull’asse Roma-Milano, trascurando il Mezzogiorno e in particolare la Sicilia. Oggi la nostra Isola vive la difficile condizione di consumatore di merci prodotte altrove: non avere linee produttive ci fa perdere anche le opportunità di finanziamento create dall’Unione europea».
La nascita di Pmisicilia ha già suscitato notevole interesse da parte del sistema imprenditoriale siciliano: ad oggi sono 163 le richieste di adesione che sono al vaglio del vicepresidente Bisanti, che è anche componente del direttivo di Libero Futuro.