Un territorio agricolo importante per tradizione – immerso nella natura – dove la filiera dell’Olio ha saputo crescere e svilupparsi con coerenza, premiando chi coltiva la terra e dando vita ad un prodotto di qualità superiore. Con i frantoi in piena attività, e una campagna olearia quella del 2016 a macchia di leopardo, per quantità e qualità delle olive raccolte quest’anno in Sicilia, a Menfi non solo si respira un’altra aria, ma si rilancia. Come? Organizzando NovOlio e chiamando a raccolta tecnici, produttori, rappresentanti delle istituzioni e della Grande distribuzione per fare il punto su cosa accade nel mondo dell’olio extra vergine d’oliva nell’isola, anche in forza delle denominazioni e l’istituzione della nuova IGP.
Sabato 12 novembre, presso l’Auditorium del Centro civico di Menfi (via A. Palminteri)- alle 10.30 – ne discuteranno i vertici della Cooperativa “La Goccia d’Oro” con l’Assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici e l’europarlamentare e componente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo Michela Giuffrida. Alla Tavola rotonda intitolata “Non solo etichette. Denominazione d’origine e marchi di qualità, un vantaggio per produttori e consumatori…” interverranno, anche Eleonora Graffione, presidente del Consorzio Coralis, Francesco Messina, membro del CdA Conad Sicilia, Mario Gasbarrino, Presidente e A.D. di UNES, Gaetano Mancini, Vice-presidente nazionale Confcooperative. A moderare il dibattito Cristina Lazzati direttore della rivista Mark Up.
L’intento è quello di generare attenzione sui processi che regolano la distribuzione e la vendita dell’olio extra-vergine d’oliva e il livello di informazione messo a disposizione del pubblico e sui sentimenti di confusione che, spesso, invade il consumatore leggendo un’etichetta di una bottiglia d’olio allo scaffale. La chiarezza e la leggibilità sono elementi essenziali nel definire la qualità di un prodotto che, seppur fondamentale nella nostra dieta alimentare, è ancora poco conosciuto.
Su questo gap informativo si sviluppano distorsioni ingiustificabili se non vere e proprie frodi. La tutela del consumatore è una tutela anche per il produttore, purché le norme vengano osservate e i controlli siano efficaci e puntuali. “L’olivicoltura siciliana è in cammino verso una nuova dimensione, più rivolta alla terra e a chi la coltiva ma anche a vivere una modernità che si compone di più fattori. Il fulcro di tutto sta nel fare bene e produrre con qualità”. Il Presidente Giuseppe Oro così rivendica una storia di comunità e di territorio: ” La filiera della cooperazione è una soluzione valida, in grado di sviluppare un processo sano e trasparente. Si punti su questo modello con risorse e politiche adeguate”.
Un tessuto sociale ed economico centrato sull’agricoltura e il turismo di interesse che premia la natura, il buon vino, il buon cibo e il mare più pulito della Sicilia, rappresenta per questo lembo della provincia di Agrigento, un caso davvero stabilmente positivo. La campagna è curata, non c’è abbandono, anche i giovani sono rimasti scommettendo sulle risorse del territorio. C’è una vitalità che è frutto anche dell’ingresso di una nuova generazione, in campagna come nella trasformazione e nei servizi, creando indotto e professionalità. Non è un caso che si parli del Menfishire, sviluppando una capacità attrattiva che va oltre l’Italia e persino l’Europa.
Accursio Alagna direttore de “La Goccia d’Oro” esprime un concetto esaustivo: “Noi siamo un’esperienza produttiva di tradizione, radicata sul territorio e vissuta da un’intera comunità. Tutti insieme, abbiamo sempre cercato di dare valore a chi coltiva la terra. E’ questa, in sintesi, la formula del marchio Feudotto e della cooperativa “La Goccia d’Oro”, promotrice a Menfi di un piccolo distretto- e di successo – dell’olio extra-vergine d’oliva di qualità, oggi popolato da più marchi, che può vantare oltre ad una specificità organolettica una trasparenza esemplare, oggi più che mai importante per il mercato della GDO”.
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