Last updated on 3 marzo 2021
La produzione dell’olio d’oliva siciliano e italiano potrebbe essere in parte compromessa a causa della concorrenza che potrebbe presto arrivare dalla Tunisia. Già a partire dai primi mesi del 2016 il Parlamento Europeo sarà chiamato ad esprimersi sulla proposta del Commissario europeo per la politica estera Federica Mogherini, relativamente all’esenzione dei dazi doganali riguardanti l’esportazione di olio d’oliva dalla Tunisia verso l’Europa, fino al 2017, in quanto si darebbe un segnale di solidarietà ad un Paese che ha subito gli attacchi dello Stato Islamico. L’opportunità e l’importanza della vicinanza alla Tunisia ed in generale ai paesi del Nord Africa non sono oggetto di discussione, ma la scelta di adottare questo tipo di misure potrebbe creare un grosso problema alle produzioni olearie siciliane. Lo fa rilevare l’on. Nello Dipasquale, deputato regionale del Partito Democratico che nei giorni scorsi si è confrontato con l’europarlamentare Michela Giuffrida anche lei eletta del Pd. Durante l’incontro si è parlato proprio di questa vicenda che deve essere monitorata il più possibile. “Al popolo tunisino va tutta la nostra solidarietà con l’auspicio che l’Unione Europea sappia dimostrare sempre la nostra vicinanza – rileva il deputato regionale Nello Dipasquale – Ma la misura che si intende adottare in favore della Tunisia, rischia di assestare il colpo di grazia all’economia siciliana. L’intervento che si intende promuovere a livello europeo è rivolto a favorire l’export di 35.000 tonnellate di olio d’oliva dalla Tunisia verso l’Unione Europea ed anche se presentato come misura temporanea fino al 2017, rappresenterà l’ennesimo colpo mortale all’agricoltura siciliana, che negli anni per diversificare le proprie coltivazioni ha incrementato la produzione di olio d’oliva, dopo i danni provocati dall’accordo euromediterraneo con il Marocco permettendo l’ingresso delle produzioni agrumicole e ortofrutticole. E’ un qualcosa che abbiamo già visto e che questo debba avvenire sempre a discapito delle regioni meridionali del nostro Paese, appare davvero inconcepibile”. Per tale ragione il deputato regionale dopo essersi confrontato con l’europarlamentare Giuffrida, che tra l’altro ha già dichiarato che voterà contro tale ipotesi, ha deciso di scrivere al premier Matteo Renzi e al commissario europeo Federica Mogherini. “Quella col Marocco fu già un accordo che alla fine ha creato grosse difficoltà. Era nato come l’accordo delle arance ma ha riguardato in verità anche le produzioni di ortofrutta e alla fine ha danneggiato le regioni del Meridione d’Italia e la Sicilia che per le loro tipologia e calendarizzazione delle produzioni sta vivendo quotidianamente la sleale concorrenza sui mercati. Anche allora la motivazione fu quella di garantire un processo di democratizzazione del Marocco, fatto in sé importante, ma che ha avuto e che continua ad avere un impatto pesante sulle nostre imprese agricole. Non si può adesso continuare con un accordo che riguarda praticamente con le stesse modalità la Tunisia. Ribadisco che sebbene sia mia convinzione che la Tunisia vada aiutata, non ritengo che si possano concludere ancora una volta accordi, come quello euro-mediterraneo, che causerebbero sicuri e gravi svantaggi alle imprese agricole, quindi al popolo siciliano e alla Sicilia tutta. Mi auguro che anche il resto degli europarlamentare si oppongano all’accordo così come ha già annunciato di fare la Giuffrida”. A questo punto Dipasquale auspica che si possano presto concludere le procedure per l’ottenimento del marchio Igp Sicilia per l’olio d’oliva siciliano. “L’europarlamentare Michela Giuffrida sta seguendo la questione presso le istituzioni europee e mi ha assicurato che, anche a seguito delle sue sollecitazioni, si è sbloccato l’iter che aveva avuto un rallentamento. Si deve continuare ad insistere e la Giuffrida lo sta facendo in modo da giungere presto ad un risultato che permetterà di identificare e al tempo stesso tutelare l’olio d’oliva prodotto in Sicilia. L’iter è stato avviato da Dario Cartabellotta ma non si è ancora concluso in tutti i suoi passaggi. Se si giungere all’Igp Sicilia potrà essere una tutela in più anche rispetto all’ipotesi in cui passasse l’accordo con la Tunisia”. Intanto sull’ipotesi di accordo in favore della Tunisia il deputato Dipasquale ha depositato una mozione all’Ars affinché venga presto approvata con l’obiettivo di mostrare la contrarietà ad una misura di questo tipo da parte dell’Unione Europea, consapevoli del fatto che si potranno adottare altre misure per sostenere la Tunisia senza compromettere il mercato siciliano.
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