Il Ministero della Salute ha reso noto le pagelle sulla sanità pubblica e sui servizi effettuati dalle Regioni. La Sicilia è al nono posto. «Siamo tra le nove regioni migliori e ormai ci troviamo ai livelli dei sistemi sanitari di Toscana, Emilia Romagna e Veneto», sottolinea soddisfatto l’ assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi. Non pensano la stessa cosa i tanti cittadini costretti ad emigrare al nord per avere assistenze qualificate per le loro malattie.
Le Regioni promosse sono tutte del Centro -Nord, l’ unica eccezione è la Sicilia. «Frutto dell’ ottimo lavoro svolto nell’Isola che adesso dobbiamo continuare», sottolinea Gucciardi. Restano però alcune lacune, come più volte ribadito dallo stesso assessore: la prevenzione e le strutture sanitarie per la riabilitazione. «Il ministero ha confermato quanto finora abbiamo detto e fatto – afferma Gucciardi – e infatti abbiamo già previsto nelle nuova rete ospedaliera un potenziamento delle attività per la prevenzione e la riabilitazione». Il miglioramento della Sicilia emerge dai dati della relazione del ministero che assegna i punti a ciascun elemento che riguarda i livelli essenziali di assistenza: dalle vaccinazioni alle prestazioni ospedaliere, dai posti letto ai soccorsi nelle emergenze.
Sul podio troviamo la Toscana, al primo posto, la Liguria, seconda, e la Lombardia, terza. Seguono le Marche, il Veneto e la Basilicata.
Curioso quel che accade in Calabria, fanalino di coda. È passata dal terz’ultimo posto all’ultimo, nonostante sia stata commissariata e il timone sia stato assegnato a Massimo Scura, che ha guidato la sanità in Toscana, raggiungendo livelli eccellenti.
Gli indicatori, che compongono i livelli essenziali di assistenza sono 31, divisi in tre aree omogenee. Fra gli indicatori ci sono la durata dei ricoveri, la lotta alle malattie infettive, la copertura delle vaccinazioni, l’assistenza domiciliare, l’assistenza ospedaliera (valutata in base alla durata dei ricoveri e livelli di appropriatezza).
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