“Ci siamo arroccati, siamo diventati una casta, di cui facevo parte anche io e la politica ne faceva parte. Il mio racconto non delegittima la magistratura, è per i magistrati”. Così Luca Palamara intervenendo a ‘Non è l’Arena’ su La7. “Fino a quando non ci sarà una decisione definitiva io sono ancora un magistrato”, aggiunge.
“In tanti nella magistratura mi hanno chiesto di raccontare la verità, spiegare come funziona il sistema. La più grande soddisfazione è stata sentirmi dire da un magistrato che il mio libro dice la verità. Io mi sono messo a disposizione delle varie autorità giudiziarie e sono disponibile a reiterare le mie affermazioni davanti alla I Commissione del Csm per un confronto” afferma Palamara.
Poi si sofferma anche sulla mancata nomina di Nino Di Matteo a capo del Dap. “E’ il sistema che lo ha fatto fuori, Di Matteo non era assolutamente controllabile. In quel periodo si discuteva sui posti apicali al ministero, all’interno della magistratura c’è un problema di gelosie”. Lo stesso ‘sistema’, aggiunge Palamara, “non poteva permettersi Gratteri ministro della Giustizia”.
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