“L’approvazione del PGTU da parte del consiglio comunale rischia di trasformarsi in una raffica di stangate per gli automobilisti palermitani, tra il ventilato ripristino delle ZTL e l’aumento del biglietto Amat”. Lo afferma una nota di Federconsumatori Sicilia.
Secondo l’associazione dei consumatori i due provvedimenti sono intrinsecamente legati tra loro, poiché non si può ipotizzare di ripristinare le zone a traffico limitato senza un efficiente e puntuale servizio di trasporto urbano.
“Se l’aumento del biglietto – sottolinea Lillo Vizzini, presidente regionale di Federconsumatori – non dispiace alla direzione Amat, bisognerebbe sentire, invece, cosa ne pensano i cittadini palermitani. Un aumento che riteniamo intempestivo e inopportuno per due valide ragioni: la profonda crisi economica in cui si dibattono le famiglie e la scarsa ’efficienza del trasporto urbano a Palermo. L’aumento del biglietto avrebbe dovuto essere prospettato ai cittadini fruitori solamente dopo avere reso il servizio efficiente e appetibile rispetto all’utilizzo della propria automobile. Una famiglia di tre componenti che decide di scendere in centro, tra andata e ritorno, spende per i biglietti oltre otto euro. Se si aggiungono tempi di attesa, in alcuni casi, snervanti i cittadini continueranno a prendere la propria automobile mentre aumenterà la disaffezione verso i bus dell’Amat”.
Ma il sindaco, Leoluca Orlando, ha precisato che “l’amministrazione comunale non ha mai programmato né richiesto alcun aumento del biglietto di corsa semplice dell’AMAT. Tale costo è stabilito dalla Regione con un apposito decreto. Al momento non è previsto alcun aumento perché l’ultimo decreto regionale conteneva alcuni errori e comunque noi chiediamo all’Amministrazione regionale di rivedere la sua posizione, perché ogni aumento del costo del biglietto è da un lato un disincentivo ad utilizzare il mezzo pubblico e dall’altro un incentivo a non ridurre sprechi e tagliare le inefficienze delle aziende. “Al contrario – ha detto Orlando – la nostra Amministrazione ha posto in modo chiaro l’accento sul fatto che l’AMAT deve migliorare la qualità del proprio servizio (e per questo abbiamo imposto l’acquisto di nuovi bus) e tagliare i propri costi di gestione perché è finito il tempo in cui questi erano senza controllo.”
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