È stata intitolata oggi a Felicia Impastato la via del Bassotto a Bonagia, a Palermo. La targa dedicata alla mamma di Peppino Impastato è stata posta dall’Amministrazione comunale e dalla Cgil Palermo proprio nel giorno del quattordicesimo anniversario della sua scomparsa.
Alla cerimonia di intitolazione erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo, il segretario generale della Cgil Enzo Campo, il fratello di Peppino Impastato, Giovanni ed il presidente del centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”, Umberto Santino.
E’ la seconda intitolazione delle “vie dei diritti” dopo la strada dedicata mercoledì a Giuseppe Puntarello, segretario della Camera del Lavoro di Ventimiglia di Sicilia ucciso il 4 dicembre del 1945.
“Abbiamo pensato di ricordare in maniera organica con un vero e proprio calendario della memoria, coloro che hanno dato la loro vita per contrastare un sistema di potere politico, affaristico, mafioso – ha spiegato Orlando e così, giorno dopo giorno, ricorrenza dopo ricorrenza, questo quartiere diventa sempre più Bonagia-Costituzione, perché ricorda quanti hanno dato la vita per affermare i diritti costituzionali. Siamo qui anche per ricordare Felicia Impastato, madre di Peppino, che in qualche modo si è fatta figlia di suo figlio per continuare l’impegno nella società civile di Peppino Impastato”.
“Felicia Impastato è stata un emblema della lotta alla mafia, ha difeso il figlio in tutti i modi, si è resa complice e ha fatto sì che la memoria del figlio diventasse memoria collettiva della lotta contro la mafia, diventando punto di riferimento per tante generazioni di giovani a Cinisi e in tutta Italia – ha dichiarato il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo – Col progetto del calendario della memoria, la Camera del Lavoro vuole ricordare e rinsaldare la memoria del movimento sindacale che ha lottato per il diritto al lavoro attraverso l’occupazione delle terre. Un movimento di migliaia di uomini e donne che rivendicavano il lavoro come forma di emancipazione, diritti, libertà. L’antimafia militante del mondo del lavoro che continua anche oggi. Diamo grande merito ai caduti di quegli anni che, ben prima degli anni Ottanta e Novanta, hanno dato l’avvio al movimento antimafia senza il quale non sarebbe partita la fase della lotta dello Stato nei confronti della mafia”.
“Ringrazio il Comune di Palermo e la Cgil – ha detto Giovanni Impastato – per avere intitolato questa strada a Felicia e dare così continuità al suo desiderio di giustizia e fare conoscere ai giovani del nostro Paese il senso della battaglia anche per la verità processuale da lei intrapresa. Questa collaborazione tra Casa Memoria, centro Impastato, Cgil, e con i comuni di Palermo e di Cinisi, che si sta intensificando, per noi è importantissima per portare avanti la cultura dell’antimafia e della legalità”.
“Da oggi via Felicia Bartolotta Impastato viene iscritta nella toponomastica della città come traccia tangibile della lotta alla mafia nel nostro Paese – dichiara Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune -. L’Amministrazione comunale, con l’intitolazione ufficiale che si è svolta stamattina, aggiunge un tassello importante al percorso di ricostruzione storica della memoria delle battaglie antimafia in Sicilia e lancia un segnale forte. Ricordare Felicia Impastato, che ha rotto legami familiari in nome della lotta alla mafia, intitolandole una strada, attesta l’impegno concreto delle istituzioni contro la mafia ed è un segnale di civiltà e giustizia. Esprimiamo apprezzamento e ringraziamo la Cgil che ha promosso l’iniziativa e formulato la proposta.”