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Palermo, Parco Uditore in Fondo pensioni e si scatena la polemica

Crocetta spieghi come verrà gestito in futuro il Parco Uditore dal momento che è uno dei beni pubblici fatti transitare nel fondo immobiliare all’interno del Fondo pensioni. Siamo preoccupati anche perché si tratta di uno dei pochi polmoni urbani di Palermo, che fra l’altro viene valutato 29 mln 792 mila 400 euro”.

E’, questa, solo l’ultima delle richieste polemiche avanzate in giornata al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. A firmarla il deputato regionale del M5S e il candidato sindaco dei Cinquestelle a Palermo, Giancarlo Cancelleri e il candidato sindaco alle amministrative del capoluogo siciliano Ugo Forello riferendosi alla costituzione del fondo immobiliare all’interno del fondo pensioni dei dipendenti regionali, previsto dall’articolo13 della finanziaria. “La domanda è: adesso che succederà? La gestione del Parco, che è un simbolo di riscatto sociale e un pezzo di Conca d’Oro sopravvissuto al degrado, continuerà ad essere garantita – proseguono – o sarà chiesto un affitto alla Cooperativa sociale Parco Uditore? Speriamo di no, perché sarebbe l’ultima vergogna di una finanziaria indecente”.

Prima di loro era stato Massimiliano Lombardo di Uniti per Palermo a criticare la norma:”Allarmante la notizia della vendita di Parco Uditore da parte della Regione, chiediamo un immediato chiarimento all’Assessore Baccei. Pare, che all’interno della finanziaria approvata ci sarebbe la cessione del parco al Fondo Pensioni, un modo subdolo per regalare il parco alla speculazione, che notoriamente interessa costruttori e faccendieri – dice Lombardo -. Quel Parco non soltanto è un polmone verde per la città di Palermo, ma è anche una straordinaria esperienza di aggregazione e d’innovazione sociale portata avanti da centinaia di volontari. Chiediamo immediatamente al Sindaco Orlando di assumere tutte le iniziative necessarie per evitare questo scempio. È l’occasione propizia perché il Comune di Palermo si faccia assegnare l’area dal demanio regionale per tutelare questo patrimonio”.

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