Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, a Palermo vuole verificare lo stato di attuazione del Patto per il Sud, siglato a settembre scorso nella Valle dei Templi con l’ex premier Matteo Renzi.
Il ministro ha incontrato a Palazzo d’Orleans il governatore della Sicilia Rosario Crocetta e a Palazzo delle Aquile il sindaco di Palermo Leoluca Orlando per fare il punto anche sugli investimenti per il capoluogo siciliano.
“Sul fronte del Patto per il Sud – ha commentato il ministro – abbiamo attivato interventi per oltre 300 milioni, presto ne saranno attivati altri, puntiamo a raddoppiare questo impegno di risorse entro giugno e continuare con una accelerazione costante”. “Molti progetti sono ormai definiti – ha aggiunto – per esempio tutta la partita del dissesto idrogeologico, tutti pronti a partire entro le prossime settimane. In questi giorni sono state attivate alcune sinergie, come i patti per le città metropolitane, è stata firmata anche la convenzione tra la Regione e le città metropolitane di Messina e Catania sul dissesto idrogeologico. Il patto ha ripreso a marciare, adesso dobbiamo accelerare – ha proseguito – sono partiti già interventi di politica industriale, le capacità dimostrate ad oggi dall’amministrazione regionale, ci rende fiduciosi che questo avverrà“.
Per il ministro “quello raggiunto dalla Regione siciliana è un risultato molto importante: sui fondi strutturali 2017-2013 abbiamo raggiunto il pieno assorbimento dei quattro miliardi e 300 milioni, un risultato importantissimo, vista l’eredità precedente, un segnale di ritrovata capacità amministrativa molto positivo anche per l’attuazione del Patto”.
“Complessivamente abbiamo impegnato circa 367 milioni di euro – ha detto il governatore della Sicilia Rosario Crocetta – Vorrei che questa cifra raddoppiasse entro maggio”. “Sono stati impegnati 317 milioni di euro – ha aggiunto – che serviranno a finanziare un centinaio di progetti. Nei prossimi giorni partiranno le gare. Ci sono state delle difficoltà tecniche legate al fatto che la Regione siciliana era l’unica soggetta al controllo della Corte dei Conti e dunque abbiamo dovuto chiedere un parere ai magistrati contabili per vedere se potevamo mandare avanti o meno i progetti. Nei prossimi giorni partiranno le gare per progetti sul dissesto idrogeologico per ulteriori 50 milioni”.
Intanto sono stati effettuati i decreti di finanziamento per i primi tre progetti a Gela, che rientrano nel Patto per il sud. Si tratta del progetto di urbanizzazione di Albani Roccella per un importo di un milione e centoventuno mila euro; il rifacimento dei prospetti e la rifunzionalizzazione degli spazi esterni al convento dei frati cappuccini per 540 mila euro e la riqualificazione urbana di via Navarra per 600 mila euro. Lo annuncia il governatore Crocetta in una nota.
“Si tratta dei primi progetti per i quali possono immediatamente partire le gare – dice il presidente – per consentire immediatamente di aprire questi cantieri. Lunedì ci sarà un incontro tra l’assessore alle Attività produttive Mariella Lo Bello e l’amministrazione comunale di Gela, dove verrà specificato che il governo della Regione anticiperà le spese di progettazione per il completamento e l’adeguamento di tali progetti al nuovo codice degli appalti. Inoltre sono in corso di appalto sia i lavori urgenti legati all’insabbiatura del porto, sia il progetto complessivo di circa cinque milioni e mezzo di euro, le procedure – conclude Crocetta – dovrebbero concludersi nel giro di qualche giorno”.
“L’operatività del Patto per Palermo – ha commentato il ministro De Vincenti incontrando a Palazzo delle Aquile il sindaco Leoluca Orlando e il vicesindaco Emilio Arcuri, oltre alla Giunta – è uno degli esempi di come si spendono sia i fondi nazionali che i fondi europei. Qui abbiamo un esempio concreto. E non solo qui. L’utilizzo dei fondi europei sta andando avanti in modo significativo. Sulla nuova programmazione siamo oltre il 26 per cento di utilizzo a livello nazionale. Su alcuni fondi siamo oltre il trenta per cento e a Palermo stiamo facendo un ottimo lavoro. Oltre duecento milioni di euro di lavori sono già in corso, a quasi 400 milioni di euro ammontano i lavori in affidamento. Abbiamo attivato già interventi per seicento milioni di euro sui 764 milioni complessivi del Patto per Palermo. E questo è un risultato molto importante” – ha concluso il ministro.
“Devo ringraziare il ministro per l’apprezzamento che riguarda l’amministrazione comunale perché abbiamo realizzato un’azione veramente straordinaria di progettazione interna e abbiamo potuto rispettare in questo modo tutto i tempi – ha dichiarato Orlando -. E’ molto importante il Patto per Palermo perché non è scollegato dal Pon Metro e dal Patto per la riqualificazione delle periferie – dice Orlando – Se guardiamo insieme tuti questi strumenti abbiamo superato il miliardo di euro. E la parte più significativa sono i 700 milioni del Patto di cui parliamo, ma ci sono gli 80 milioni del Pon Metro suscettibili di diventare oltre 110 milioni. Interventi di inclusione sociale. E poi abbiamo il decreto sulle periferie che riguarda non solo la città di Palermo per 18 milioni di euro ma diversi comuni della città metropolitana per 40 milioni di euro”. “Non sono interventi spot – ha concluso – ma di una visione di città metropolitana che viene incontro alle esigenze di inclusione sociale e di inclusione”.