Altra doccia fredda per la Sicilia. Non solo crollano le autostrade, vengono tagliati i traghetti per la Sicilia, non ci sono i soldi per gli aliscafi per le isole, le ferrovie sono abbandonate: adesso anche le opere strategiche vengono “ridimensionate”. Il raddoppio della Ragusa-Catania non rientra nel Documento di economia e finanza approvato venerdì sera dal Consiglio dei ministri. L’autostrada siciliana è stata depennata dal 13º allegato infrastrutture al Def del governo Renzi, che prevede 30 grandi opere. Per l’autostrada servono 815 milioni, dei quali la metà a carico del socio privato, ma per il governo Renzi non è una priorità.
Il ministro alle Infrastrutture Delrio ha scelto le 30 grandi opere (del costo complessivo di quasi 71 miliardi) da inserire nel Piano delle Infrastrutture Strategiche (PIS) e tra le fortunate che vedranno la luce la Ragusa – Catania non c’è. Sono state considerate prioritarie solo la Circumetnea e il nodo di Palermo. Delrio ha annunciato per settembre un “Documento Pluriennale di Pianificazione” e ha fatto sapere che “esclusione non significa rinuncia all’opera”.
Il costo preventivato, grazie ad un progetto di finanza, è di 898 milioni di cui 366 milioni finanziati dal ministero delle Infrastrutture che con il passo indietro di Del Rio non ci saranno. A novembre avevano fatto tutti festa, a cominciare dall´ex ministro Lupi, per la firma della convenzione e si davano già per scontati le aperture dei cantieri che in cinque anni avrebbero dovuto consegnare un´opera definita dallo stesso ex ministro “strategica” per la viabilità del sud est siciliano.
Il gruppo promotore è Bonsignore, Malturo e Tecnis. A gestire materialmente l’arteria saranno le società Silec s.p.a. e Mec s.p.a. mentre la Egis Project s.a. si occuperà della progettazione. Le tre società fanno capo al gruppo Bonsignore. La realizzazione toccherà alla Tecnis s.p.a. e alla Maltauro. Serviranno 42 mesi per realizzare l’arteria stradale che sarà assegnata al gruppo del promotore finanziario attraverso una concessione che durerà 35 anni. Tutto finito?