PALERMO. Assicurare alle imprese del settore, ove il merito creditizio lo consenta, la concessione, con procedura prioritaria, di finanziamenti di credito in tutte le diverse tipologie di breve, medio e lungo termine; provvedere, se richiesta, all’ istruttoria dei finanziamenti afferenti le pratiche presentate per godere dell’assegnazione dei benefici previsti dai Programmi di Sviluppo Rurale e del Mare 2014/2020 ancor prima della emissione dello specifico provvedimento di approvazione ed assegnazione del contributo pubblico. Sono solo due punti dell’accordo firmato oggi dai rappresentanti di Monte Paschi di Siena (il responsabile dell’Area territoriale Sicilia e Calabria Giovanni Maione) da un lato e dai rappresentanti delle imprese del comparto pesca (Giovanni Basciano per Agci, Pino Gullo per Lega Coop, Nino Accetta per Confcooperative-Federcopesca) e la Regione siciliana (la firma è stata apposta dal direttore generale del dipartimento Pesca Mediterranea Dario Cartabellotta). In sostanza grazie a questo accordo sui fondi europei destinati alla pesca e all’indotto del mare, per la prima volta in Sicilia verranno attivate linee di credito bancario, dove la pratica di finanziamento del prestito sulla quota a carico delle aziende, potrà essere istruita e deliberata sull’ammissibilità, prima del decreto di finanziamento del contributo pubblico.
Cracolici: «Così si aiuta lo sviluppo»
Si tratta del primo accordo del genere in Italia e punta a sostenere le imprese del settore soprattuto sul fronte dei finanziamenti dell’Unione europea (il Feamp ha una dotazione di 120 milioni per i prossimi sette anni) con un serie di misure che vogliono dare risposte quanto più rapide possibile agli imprenditori. «Questo accordo permetterà da una parte di costruire una politica di sviluppo per l’indotto del mare in grado di liberare risorse, idee ed energie e dall’altra di rispondere ad una domanda di semplificazione, chiesta a gran voce dalle imprese, anche nei rapporti con gli istituti di credito – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Mediterranea Antonello Cracolici -. Per la prima volta in Sicilia le aziende che parteciperanno i bandi del Feamp verranno incentivate ad investire attraverso nuovi strumenti finanziari che permetteranno di avere preventivamente la risposta sull’ammissibilità del prestito, prima del decreto di finanziamento pubblico ed evitare ai beneficiari dei fondi europei di perdere opportunità di investimento per mancanza di liquidità. Questi strumenti sono indispensabili in particolare per aiutare i giovani a fare impresa. Investire sui giovani significa investire sul futuro. Negli ultimi due mesi abbiamo messo a bando ben 41 milioni di euro di fondi Feamp».
Cosa prevede l’accordo per i pescatori
L’accordo, che declina per il settore specifico della pesca un precedente accordo siglato tra l’assessorato e la banca, prevede interventi per esigenze di breve periodo (apertura di credito in c/c, finanziamenti per la gestione delle spese ordinarie per la conduzione aziendale e pesca, finanziamenti per adeguamento normativo per la tracciabilità dei prodotti, anticipazioni, anticipazioni di contributi pubblici, smobilizzo crediti sull’interno e sull’estero), esigenze di medio periodo (finanziamenti per acquisto di macchine e/o attrezzatura(cantine, stalle ecc.), finanziamenti per acquisto bestiame ivi compreso quello da riproduzione, di alta genealogia, finanziamenti per favorire la ricapitalizzazione delle aziende, finanziamenti destinati al ripristino di liquidità, finanziamenti per favorire la ripresa dell’attività produttiva (soccorso), finanziamenti destinati alla formazione di scorte e/o stagionatura o invecchiamento prodotti, finanziamenti connessi a specifiche esigenze aziendali (interventi su strutture di vendita diretta, manutenzione strade e fabbricati aziendali, adeguamento normativo/informatico, ecc.), anticipazioni PAC oltre il breve termine, finanziamenti per completare la parte non finanziata da contributi pubblici derivanti da Piani Sviluppo Regionali), esigenze di lungo periodo (finanziamenti per interventi in campo ambientale per la prevenzione tutela e la valorizzazione dell’habitat, anche tramite attività agrituristiche e turismo rurale, adeguamenti a normative Ue, finanziamenti per la costituzione e il rafforzamento delle strutture associative sia tradizionali che innovative, quali le cooperative, i consorzi, le società agricole costituite da imprenditori agricoli per l’esclusivo esercizio delle attività agricole connesse di produzione di beni, le associazioni temporanee di imprese e di scopo, finanziamenti per l’innovazione tecnologica di processo e di prodotto (energia elettrica, fotovoltaica, fonti comunque rinnovabili, ecc.), finanziamenti per lo sviluppo della ricerca scientifica e per l’ottenimento della certificazione di qualità di processo, di prodotto ed ambientale, finanziamenti per la valorizzazione della tipicità e qualità delle produzioni locali, stagionatura e/o invecchiamento dedicati in particolare alle imprese vitivinicole, casearie, ecc., finanziamenti per la formazione e la crescita della proprietà fondiaria delle imprese agricole. «Si tratta – ha spiegato Pino Gullo – di un accordo molto importante perché aiuta un settore in sofferenza e soprattutto ci evita di ripetere errori del passato che hanno pregiudicato la spesa come è avvenuto nel caso dei Cogepa».
Pubblicato oggi bando: 16 milioni per acquacoltura
Un accordo che arriva proprio nel giorno il cui il dipartimento pubblica il bando da 16 milioni per acquacoltura.
«Sono felice che la banca intercetti il mondo della pesca in un momento in cui cambiano le regole comunitarie – afferma Dario Cartabellotta, direttore del Dipartimento regionale Pesca. Siamo passati dalla rottamazione delle imbarcazioni che ha caratterizzato la vecchia programmazione ad una nuova filosofia dell’UE sulla pesca più disponibile a coniugare sostenibilità, identità, inclusione sociale e sviluppo. Con il Dipartimento abbiamo costituito un tavolo sull’acquacoltura che avrà l’obiettivo di mettere in rete nuove competenze, innovazione e ricerca per promuovere questo settore».
Per Giovanni Maione, «L’accordo con le associazioni del mondo del mare siglato oggi è un importante punto di partenza concreto per affiancare le imprese siciliane del settore. La produzione agroalimentare della nostra regione e le attività legate al mondo del mare e della pesca rappresentano un’eccellenza per tutta l’Italia e nell’attuale contesto di alta competizione la presenza di una banca del territorio forte è fondamentale per gli imprenditori. L’agroalimentare e il mondo del mare sono pilastri fondamentali dell’economia della Sicilia, per questo Banca Monte dei Paschi rinnova la sua vicinanza al territorio e fa la sua parte con pacchetti di misure dedicate e specifiche, per facilitare la partecipazione ai bandi relativi al FEAMP Sicilia 2014-2020».
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