Si è svolto il 18 e il 19 aprile il meeting di BIOVecQ, il progetto strategico di cooperazione transfrontaliera finanziato nell’ambito del programma europeo Italia-Tunisia. La finalità dell’iniziativa è quella di favorire lo sviluppo e lo sfruttamento sostenibile della pesca in Tunisia ed in Sicilia attraverso l’integrazione e l’armonizzazione di processi biotecnologici, in grado di consentire l’innovazione delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore della pesca e di sostenere gli enti deputati alla governance di questo importante comparto.
Il progetto ha introdotto, infatti, importanti innovazioni nel sistema produttivo ittico dei due paesi transfrontalieri, aggiornando, in Tunisia in particolare, sia i sistemi di tracciabilità del pescato, sia quelli di conservazione a bordo dei pescherecci.
Le innovazioni BIOVecQ nel settore produttivo hanno generato vantaggi e benefici rilevanti per il consumatore finale, come la garanzia sulla qualità, benessere nutrizionale, cosmetica e prodotti farmaceutici.
In Tunisia, con i nuovi sistemi di conservazione a bordo del pescato e l’introduzione dell’etichettatura, infatti, è stata garantita la qualità igienico-sanitaria sia al consumatore tunisino ma anche ai consumatori dei paesi in cui i prodotti vengono esportati.
In Italia, coniugando innovazione ed antiche tecniche di lavorazione, il progetto ha consentito di abbattere sprechi, ridurre i tempi di lavorazione e produrre prodotti con alti valori nutrizionali e salutistici, tramite tecniche di affumicatura a freddo, essiccazione e salatura a basso contenuto di sodio.
Tra i risultati più rilevanti ci sono la scoperta degli effetti antiossidanti di alcune specie ittiche e in alcune alghe marine presenti sulle coste tunisine; l’uso innovativo dei polisaccaridi di origine marina nell’industria alimentare; l’estrazione e l’utilizzazione del collagene dai prodotti marini; l’estrazione della Astaxantina dai sottoprodotti di origine marina, come molecola del benessere contro la lotta all’invecchiamento.
I partner del progetto sono istituzioni ed enti di ricerca tra i più rappresentativi del settore della pesca in Tunisia ed in Sicilia. Capofila è l’Istituto delle Scienze e delle Tecnologie del Mare (INSTM); partner sono il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia (PSTS); il Consorzio Universitario della provincia di Trapani-Istituto di Biologia Marina (CUPT); l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia (IZSSi); il Dipartimento della Pesca Mediterranea, Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – Regione Siciliana; il Polo Bio-Tecnologico Sidi Thabet; il Raggruppamento Interprofessionale dei Prodotti della Pesca (GIPP); l’Istituto della Ricerca e dell’Insegnamento Superiore dell’Agricoltura, Ministero dell’Agricoltura (IRESA).
Tra i soggetti associati al progetto vi sono il Parco Tecnologico Elgazala, il Dipartimento regionale Attività Sanitarie, Assessorato della Salute-Regione Sicilia e il Polo di Competitività di Bizerta.
Pesca sostenibile, un progetto strategico in Tunisia e in Sicilia
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