A Petralia Soprana, piccolo comune delle Madinie, nel Palermitano, è stato istituito il “baratto amministrativo”. A Petralia Soprana sarà attivato una sorta di “Patto di collaborazione”, un partenariato sociale, tra il comune, i cittadini e le associazioni che riporterà tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione del progetto. Per accedere al baratto amministrativo sono previsti particolari requisiti riportati nel regolamento approvato. Infatti, l baratto amministrativo è finalizzato per lo più alla regolarizzazione dei debiti dei soggetti meno abbienti.
I cittadini di Petralia Soprana potranno scambiare con una propria prestazione di utilità sociale il mancato pagamento di tributi già scaduti.
L’opportunità è stata introdotta con l’approvazione all’unanimità da parte del consiglio comunale, guidato da Laura Sabatino, del regolamento che disciplina l’ agevolazione. “Con l’istituto del baratto amministrativo – spiega soddisfatto il sindaco Macaluso, che ringrazia il consiglio comunale per l’approvazione dell’atto – si introduce la possibilità, in caso di mancato pagamento di tributi comunali già scaduti, di offrire all’ente comunale, e quindi alla comunità, una propria prestazione di pubblica utilità. Chi non riesce a pagare – continua il sindaco – può azzerare, con grande dignità, il proprio debito attraverso il proprio lavoro. Un strumento quindi molto importante che va nella direzione dell’inclusione sociale e del coinvolgimento attivo dei cittadini alla vita del paese.
Una proposta – conclude – del programma elettorale realizzata”.
Potranno aderire, in forma volontaria, all’agevolazione i contribuenti e le associazioni per i debiti maturati al 31 dicembre dell’anno precedente alla presentazione della domanda, di entità non inferiore a 600 euro per nucleo familiare, iscritti a ruolo e non ancora regolarizzati.
Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzabili, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano individuati dall’amministrazione comunale o proposti dai cittadini stessi.
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