“Ancora una volta nel giro di pochi mesi – la terza nella sola Sicilia – una Amministrazione locale, quella del Comune di Piana degli Albanesi, ha bandito un concorso per la posizione di assistente sociale indicando che l’incarico verrà conferito a titolo gratuito. Questa sorta di “volontariato imposto” – attraverso una vera e propria azione di caporalato intellettuale – mina alla radice l’essenza stessa della nostra, come di qualsiasi altra, professione. Una iniziativa scandalosa che contrasteremo in tutte le sedi e con tutti gli strumenti”.
Così il Presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali – nonché neo componente il Cnel proprio in rappresentanza delle professioni – Gianmario Gazzi, sul bando del Comune di Piana degli Albanesi per il conferimento di due incarichi di assistente sociale che dovrà essere svolto a titolo gratuito.
“Uno schiaffo in piena regola – dice ancora Gazzi – se solo si pensa che sul tema dell’equo compenso solo pochi giorni fa – il 7 agosto – il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge sul tema, specificatamente rivolto agli avvocati ma che è pensato anche per le altre professioni, perché non è proprio accettabile che l’erogazione di una prestazione professionale che comporta anni di studio, esame di stato, obblighi deontologici, formazione continua, assicurazione, debba svolgersi senza compenso. Uno schiaffo ancora più inaccettabile in quanto con l’avvio delle procedure per il Sostegno per l’inclusione attiva, prima, e poi, per il Reddito d’inclusione – la recente misura del Governo contro la povertà – sono proprio gli assistenti sociali che debbono istruire le relative pratiche e gestire i piani personalizzati che, per ogni persona, si accompagnano ai sussidi economici.”
“La vicenda è tanto più surreale – prosegue Gazzi – se solo si pensa che nei mesi scorsi sono stati messi a disposizione dei Comuni ingenti risorse economiche – a far valere sui vari Fondi – per rinforzare i servizi necessari al miglior funzionamento delle misure governative di inclusione. Viene spontaneo chiedere – ed è una domanda che rivolgo al Sindaco – se il Comune di Piana degli Albanesi si sia attivato per ottenerli o se abbia ritenuto più comodo semplicemente pubblicare un bando per interventi professionali da svolgersi a titolo gratuito.”
“Mi auguro che quel Comune – conclude Gazzi – comprenda l’enormità dell’errore commesso e ritiri immediatamente il bando. In caso contrario – oltre alla diffida che abbiamo immediatamente inviato a quella Amministrazione – porteremo le nostre azioni contro la richiesta gratuità delle prestazioni in tutte le opportune sedi”.