I circa sette mila precari siciliani nei comuni dissestati o in pre-dissesto tirano un respiro di sollievo, dopo il via libera in aula alla Camera, in sede di approvazione della legge di stabilità, dell’emendamento che consente la proroga di un anno dei contratti di lavoro, a partire dal prossimo primo gennaio.
I sindacati – come rende noto la Fp Cgil – hanno revocato le mobilitazioni in programma da lunedì prossimo dei precari degli enti locali della Sicilia. La decisione è scattata dopo l’ok della Camera all’emendamento.
Cosi’ l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Antonello Cracolici: “Si chiude l’anno con la serenita’ per migliaia di famiglie che potranno avere prorogato il rapporto di lavoro precario nella pubblica amministrazione. Ma dopo oltre 20 anni abbiamo il dovere di dare una stabilizzazione”.
Soddisfazione anche dall’AnciSicilia, che ha partecipato alla mobilitazione di lavoratori e sindacati. “Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento che consente la proroga, per il 2016, dei contratti ai lavoratori a tempo determinato dei Comuni in dissesto e pre-dissesto”, ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente dell’associazione siciliana dei sindaci.
“Si tratta di un risultato – continua Orlando – che ha visto l’impegno della nostra Associazione su un unico fronte con i rappresentanti delle altre istituzioni, sottolineando, fra tutti, il costante impegno di Angelo Capodicasa”.
“La proroga ottenuta oggi consente, – conclude Orlando – attraverso la costituzione di un tavolo di confronto fra Stato, Regione Siciliana, Enti locali e sindacati, la definizione strutturale della problematica dei lavoratori precari degli Enti locali siciliani”.
“Siamo molto soddisfatti per l’approvazione in Aula dell’emendamento che permetterà la proroga dei contratti anche ai precari dei comuni in pre-dissesto o in dissesto finanziario, inizialmente esclusi dalla proroga. Con questo emendamento, che completa quanto già previsto per i 22 mila precari siciliani di comuni, ospedali e regione, viene sanato un principio di diritto per quei lavoratori e le loro famiglie che già vivono in condizioni di oggettiva difficoltà. Il nostro impegno, come deputati siciliani, sarà quello di arrivare ad una progressiva stabilizzazione di questi lavoratori”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i deputati siciliani di Area popolare, Nino Bosco, Vincenzo Garofalo, Nino Minardo, Dore Misuraca e Giampiero D’Alia.
Controcorrente i Cinquestelle. “Nella pubblica amministrazione si entra per concorso, per questo abbiamo detto no all’emendamento che proroga contratti dei precari nei Comuni in dissesto”. La deputata palermitana, Claudia Mannino, spiega così le ragioni del voto contrario a Montecitorio. “Coloro che oggi sono Lsu (e che sono entrati senza concorso) – afferma la deputata – hanno gli stessi diritti di partecipare ad un concorso come tanti altri, ovviamente con delle clausole di salvaguardia per le competenze e le esperienze maturate. C’è da ricordare che molti di questi lavoratori socialmente utili sono anche figli di tante campagne elettorali. Noi portiamo avanti il progetto del concorso pubblico, delle competenze e del reddito di cittadinanza”. Per “evitare che i precari possano essere manipolati dai politicanti”, la deputata precisa cosa contempla l’emendamento. “L’emendamento prevede la deroga ai vincoli di assunzione stabiliti dal governo Monti, rispetto al pareggio di bilancio. Quindi, se i Comuni hanno le casse vuote, non potranno assumere nessuno. Oppure potrebbe accadere che se il Comune voleva fare un investimento per ristrutturare i tetti delle scuole che rischiano di cadere sulla testa dei nostri figli, potrebbe decidere di soprassedere per assumere due lavoratori socialmente utili. Ognuno decida liberamente da che parte stare. Di certo serve un criterio democratico ed a lunga scadenza per affrontare con coraggio questa cancrena sociale”. “Noi – continua la deputata -non abbiamo mai parlato di licenziamento. Lo dicevamo già nella campagna per le comunali di Palermo del 2012: portiamo avanti con coerenza un modello che rende i cittadini liberi dai contentini della politica”.
“Siamo felici che, sebbene all’ultimo momento, si sia trovata una soluzione per scongiurare l’ennesimo infelice Natale dei lavoratori precari dei Comuni in dissesto. Ma questo è davvero il risultato minimo: adesso si continui a lavorare tutti e seriamente per dare una sicurezza e un futuro a queste persone”. Lo dichiarano il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi e il neo segretario generale vicario Paolo Montera. “Ci auguriamo solo che adesso si mettano da parte proclami e divisioni e lo sforzo prosegua per giungere al risultato che auspichiamo: la stabilizzazione di queste migliaia di lavoratori. Vi è, al contrario, l’esigenza di una forte alleanza sociale al pari di quella avviata da tempo tra Sindacati ed Anci Sicilia e, in tal senso, apprezziamo – aggiungono – il lavoro compiuto dai parlamentari siciliani, che sono riusciti a scongiurare l’ipotesi che la norma slittasse nel solito decreto mille proroghe”.