Gaetano Savatteri, giornalista del Tg5, scrittore e presidente del premio Sciascia-Racalmare, annuncia la sospensione del premio dedicato al grande scrittore siciliano e con essa anche le sue dimissioni.
Che succede?! Paolino Fantauzzo, il sindaco di Grotte, comune in cui da più di vent’anni veniva svolto il prestigioso premio, ha deciso di sospenderlo per mancanza di fondi ma – scrive Savatteri – “Non la pensava così venti giorni fa quando ha liquidato 15 mila euro per pagare il concerto di un cantante di grido come Fausto Leali che si è esibito a Pasqua: in quel caso i precari, l’Imu, la mensa scolastica e i conti in rosso del Comune potevano aspettare.”
Ma a quanto pare già da tre anni, dal suo insediamento, aveva cercato di mettere i bastoni tra le ruote ad un Premio che non può che portare lustro alla città di Grotte e di cui, un sindaco degno di questo termine, dovrebbe soltanto vantarsi.
Un premio che è stato presieduto da Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Maria Andronico Sciascia, Vincenzo Consolo.
Un premio che oggi campeggia su tutte le vetrine francesi sulla copertina di “Malerba” di Carmelo Sardo, con la scritta “Prix Leonardo Sciascia 2014”, vincitore dell’ultima edizione del Premio.
La sospensione di questo Premio va a discapito di tutti quei cittadini, quegli amanti della lettura che da sempre vi hanno trovato motivi di crescita, di confronto e di arricchimento interiore.
E’ vero che a poco a poco ci stanno togliendo tutto, anche la Cultura, ricchezza inestimabile nella vita di un uomo. Ecco, uccidendo oggi il premio Sciascia è come se avessero ucciso anche una parte di noi, di tutti noi, perché uccidendo questa parte di cultura hanno tolto a noi una possibilità di arricchimento, di miglioramento, ci hanno tolto una parte della nostra libertà intellettuale. Tutti noi oggi dovremmo sentirci derubati di un qualcosa che è nostro e che un’amministrazione comunale non ha il diritto di toglierci.
Queste sono le cose per cui vale davvero la pena combattere, sacrificarsi, metterci la faccia.
Massima solidarietà ai grottesi liberi e a Gaetano Savatteri, che in questi anni di presidenza ha dato davvero tanto al Premio Sciascia e che conclude il suo articolo con queste parole: “Mi dimetto dalla presidenza del premio, con un pensiero sincero di ringraziamento alla giuria di selezione, alla giuria dei lettori, agli sponsor e a tutti quelli che in questi anni, da quando fui chiamato nel 2010 dall’allora sindaco Paolo Pilato, ci hanno creduto con passione e mi hanno permesso di vivere un’esperienza straordinaria. Mi porto dietro questa bella avventura, cercando di dimenticare il sindaco che passerà alla storia per avere spento le luci sul premio dedicato a Leonardo Sciascia.”