Last updated on 28 febbraio 2021
La giuria del Premio Houphouet-Boigny per la ricerca della pace dell’Unesco ha attribuito il prestigioso riconoscimento alla sindaca di Lampedusa Giuseppina Nicolini e all’Ong francese SOS Me’diterrane’e per aver salvato la vita a numerosi rifugiati e migranti e averli accolti con dignita’.
“Da quando è stata eletta sindaco nel 2012, Nicolini si è distinta per la sua grande umanità e il suo impegno costante nella gestione della crisi dei rifugiati e della loro integrazione dopo l’arrivo di migliaia di rifugiati sulle coste di Lampedusa e altrove in Italia”, si legge nelle motivazioni.
“SOS Me’diterrane’e è un’associazione europea che si occupa di portare assistenza a tutte le persone bisognose nel mar Mediterraneo”, ricorda l’Unesco. Il Premio, istituito nel 1989, è un riconoscimento per tutte le persone, istituzioni od organizzazioni che si sono distinte per la ricerca della pace. Sono stati premiati tra gli altri Francois Hollande, Nelson Mandela, Shimon Peres e Yasser Arafat.
“Una cosa cosi’ grande non me l’aspettavo – ha detto il sindaco Nicolini, intervistata da Rai Radio1 – mi emoziona moltissimo. E’ un orgoglio immenso, mi convince che quello che abbiamo fatto e stiamo continuando a fare, soprattutto accogliere, anche subendo le politiche europee sull’asilo e sull’immigrazione, contribuisce a costruire la pace”.
“Lo dedico a quanti il mare non sono riusciti ad attraversarlo – ha aggiunto – perché ci sono rimasti dentro; e in questo momento lo dedico anche a Gabriele Del Grande: è stato il primo, ha aperto un sito in cui contava i morti quando ancora nessuno sapeva che si moriva nel Mediterraneo. E adesso è prigioniero in Turchia, un Paese con cui l’Europa ha fatto un accordo per bloccare i profughi. Pretendo che il governo lo riporti a casa presto”.
“Unesco assegna suo premio per la pace a Giusi Nicolini da anni impegnata dalla parte giusta a Lampedusa”. Lo scrive su Twitter il presidente del consiglio Paolo Gentiloni.
“Il premio per la ricerca della pace a Giusi Nicolini è un’attestazione di merito per questa eccezionale sindaca di frontiera e un po’ anche per tutti gli amministratori che ogni giorno si occupano di accoglienza, affrontando le difficoltà nella fase di emergenza, coordinandosi – non senza fatica – con gli altri livelli istituzionali che ne hanno la prima responsabilità. I sindaci sono quelli che ci mettono la faccia. Giusi Nicolini l’ha fatto in condizioni di particolare criticità. Il prestigioso riconoscimento che le viene attribuito è quindi dovuto e sacrosanto”. E’ il commento del presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro.
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