tratto da LiveSicilia
PALERMO – Metti un paese che non è come gli altri, con un nome impegnativo che subito richiama l’ultimo grande, e mai troppo rimpianto, degli intellettuali siciliani. Metti una storia di mafia che ha portato allo scioglimento del Comune, che adesso si avvia alle elezioni. E metti un giornalista, una firma di vaglia, da sempre legato a quella immaginaria Regalpetra, che poi è la Racalmuto di Leonardo Sciascia, dove il cronista ha portato avanti un progetto ispirato e visionario come quello della “Strada degli scrittori”. E metti, per concludere, un endorsement di lusso, uno di quelli che pesa e spiazza. Lo firmano Antonello Montante e Ivan Lo Bello, i pionieri della svolta legalitaria degli industriali siciliani. Il presidente della Confindustria isolana e il vicepresidente della Confindustria nazionale hanno firmato un appello su Malgrado tutto, giornale on line di sciasciano sapore, in cui lanciano la pazza idea della candidatura dell’inviato del Corriere della Sera a sindaco di Racalmuto. Un’iniziativa “da liberi cittadini e a titolo personale”, tiene a precisare lo stesso Lo Bello.
“Racalmuto non è un paese qualunque – scrivono Montante e Lo Bello -. E’ inutile negare che la presenza di Leonardo Sciascia gli ha attribuito un alto valore simbolico”.
“Racalmuto, dopo lo scioglimento per mafia e il conseguente commissariamento, si avvia a riprendere le file ordinarie della sua vita politica e amministrativa”, ricordano Lo Bello e Montante, che auspicano: “Dopo il drammatico trauma del commissariamento, la ripresa dovrebbe assumere un contenuto e un profilo alti, capaci di dare un rilancio che da Racalmuto sappia irradiarsi a parte della provincia di Agrigento e Caltanissetta, investendo quel distretto turistico-minerario nel quale il paese è stato recentemente inserito”.
Ed ecco, l’idea Cavallaro. I due leader confindustriali elogiano il “modello virtuoso” del progetto “La strada degli scrittori”, ideato e portato avanti dal giornalista del Corriere, e scrivono: “Nel momento in cui a Racalmuto si discute sulla figura del prossimo sindaco, ci permettiamo di fare appello alle forze politiche e sociali, alla società civile, ai giovani e a tutti coloro ai quali stanno a cuore i temi della legalità – a Racalmuto, ma non solo – affinché chiedano un ulteriore impegno a Felice Cavallaro per offrire il suo sforzo, già fattivo e quotidiano, candidandosi a primo cittadino di Racalmuto”. La candidatura di Cavallaro, se sostenuta da “un fronte ampio e coeso”, rappresenterebbe per Racalmuto una “svolta di alto livello”, secondo Montante e Lo Bello. La volata, insomma, è tirata. Ora tocca alla politica dire la sua.