“Il governo Crocetta si attivi concretamente per sostenere la riconversione green della raffineria Eni di Gela. A distanza di 3 anni dalla sottoscrizione dell’intesa, il percorso è ancora rallentato dalle lungaggini burocratiche e amministrative”.
Franco Parisi, riconfermato ieri segretario generale della Femca Cisl Sicilia, a conclusione del convegno tenutosi al Mondello Palace hotel di Palermo, attacca il governo regionale sulla vicenda della riconversione green della raffineria Eni di Gela.
“Il prossimo 4 maggio -ha aggiunto Parisi – su sollecitazione sindacale, si terrà un vertice al ministero dello Sviluppo economico per fare il punto sugli step seguiti per l’attuazione dell’intesa siglata nel 2014, fra governi nazionale e regionale, Comune di Gela e Confindustria. Ribadiremo con forza che non si può arretrare neanche di un passo rispetto a quanto si è stabilito allora. Il futuro è l’industria ecosostenibile”.
Il segretario generale della Femca Cisl Sicilia ha affrontato anche il tema del settore idrico nell’isola. “Le riforme sono rimaste incompiute – ha detto Parisi – con il risultato di una grande confusione gestionale. In teoria si dovrebbe andare verso un unico gestore, in pratica ogni provincia siciliana ha differenti enti gestori. Questo si traduce in disagi per l’utenza, in caos tariffari e nella disorganizzazione del lavoro”.
La Femca Cisl Sicilia ha ricordato la vicenda della mancata realizzazione dei depuratori, finita sotto la scure dell’Unione europea. “Oltre al danno la beffa – ha chiosato Parisi – ai danni ambientali causati dall’assenza dei depuratori, si sono aggiunti quelli di natura economica, legati ai numerosi provvedimenti di infrazione emessi dall’Unione europea. Il commissario nominato dal governo nazionale, l’assessore Vania Contraffatto, si impegni per mettere fine a questo paradosso”.