RAGUSA – Una fattura di 75 mila euro per la fornitura dell’energia elettrica. È quanto accaduto nel ragusano dove una piccola impresa si è vista recapitare una fattura del servizio elettrico da capogiro inviata con un ritardo di un anno. Il responsabile dell’azienda ha chiesto il sostegno della Confconsumatori di Ragusa che ha subito inoltrato una serie di reclami ai quali però non è stato dato alcun riscontro, successivamente è stata inviata una richiesta di conciliazione ma la società fornitrice di energia non ha aderito, a questo punto e’ stato inoltrato reclamo all’Autorita’per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico che ha aperto un istruttoria.
Prima del completamento dell’istruttoria e della pronuncia da parte dell’autorità l’avv. Samantha Nicosia, che assistiva l’impresa, è stata contattata dal legale della società fornitrice del servizio e dopo una lunga trattativa si è giunti alla bonaria definizione della controversia con un abbattimento di oltre 35.000 euro sull’importo originariamente preteso; inoltre è stata data all’impresa la possibilità di dilazionare il pagamento nell’arco di un anno.
«Una boccata d’ossigeno per la piccola impresa ragusana che ha risparmiato quasi la metà della bolletta anomala – ha dichiarato l’avv. Samantha Nicosia (nella foto) – secondo cui questi fatti confermano non solo che moltissime fatture sono illegittime ed errate ma che le società erogatrici del servizio continuano ad emetterle. Per tali motivi è importante reagire e contestare, anche di fronte al silenzio dei fornitori dei servizi che confidano o nella disattenzione da parte degli utenti o pensano di sfiancarli costringendoli a varie procedure di contestazione e reclami».
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