Stenta a placarsi a Ragusa la polemica sull’emendamento presentato dal deputato del Pd, Nello Dipasquale, che prevedeva di distribuire i fondi provenienti dalle royalties erogate dalle imprese petrolifere che operano nel comune di Ragusa. L’emendamento è stato bocciato con i voti del Movimento 5 Stelle, di Forza Italia (che Dipasquale chiama l’inedito inciucio), ma anche di qualche franco tiratore del Partito democratico che ha voltato le spalle all’ex sindaco di Ragusa. «Ho provato a far comprendere più volte che questi fondi venivano assegnati anche ai Comuni per i quali oggi si stanno cercando, inutilmente, risorse economiche da un cilindro che magico non è – ha detto Dipsquale- e così i circa 78 milioni di euro che in Sicilia vanno a solo sei o sette Comuni dove vi è l’estrazione petrolifera, non potranno essere in quota parte divisi anche a tutti gli Comuni limitrofi per creare un’occasione di sviluppo collettivo e strategico». Con la bocciatura del comma 19 dell’articolo 8 della Finanziaria regionale, in Provincia di Ragusa si è aperto un dibattito pro e contro il Movimento 5 Stelle. Per tanti residenti della città di Ragusa i grillini sono visti come gli eroi che hanno difeso a denti stretti quanto spetta solo al capoluogo ibleo che subisce le perforazioni, ma spostandosi da Ragusa città, sono in molti a pensare che la bocciatura dell’emendamento sia da considerare come una occasione persa perché, in fondo, una grandissima parte dei fondi sarebbe rimasta comunque a Ragusa. A dirlo è stato lo stesso Nello Dipasquale che non vuole passare assolutamente come colui il quale avrebbe voluto privare la sua città di un qualcosa che le spetta, ma sostiene che con un minimo sacrificio di Ragusa si sarebbero risollevate le sorti di altri Comuni. «Se il mio emendamento fosse passato – ha spiegato – su circa 28 milioni di euro ben 24 sarebbero rimasti a Ragusa mentre circa 4 milioni di euro sarebbero stati in quota parte distribuiti nei vari Comuni iblei non sedi di estrazione petrolifera. Con la possibilità di rifinanziare la legge su Ibla per 5 milioni di euro».
Secondo la proiezione ottenuta dalla distribuzione delle royalties, ripartiti in base alla popolazione, Vittoria avrebbe ricevuto un milione di euro, Modica 880.000, Comiso 480.000, Scicli 440.000, Pozzallo 320.000, Ispica 260.000, Acate 170.000, Santa Croce 170.000, Chiaramonte Gulfi 130.000, Giarratana, Licodia Eubea e Monterosso 50.000.
«Soldi- dice Dipasquale- che dunque non potranno essere destinati ai Comuni iblei a causa dell’egoismo di qualche parlamentare del territorio e ai grillini che contestano i pozzi petroliferi ma hanno voluto che i proventi fossero tutti a beneficio del proprio sindaco, con il contemporaneo risultato di bocciare il rifinanziamento della legge su Ibla che avevo proposto sia nella norma che con altri emendamenti». L’ex sindaco di Ragusa ha replicato anche al primo cittadino di Modica Ignazio Abbate che dopo la bocciatura dell’emendamento ha quasi sfidato il deputato regionale sostendendo che “adesso ci penserà lui. «Con una dichiarazione del genere non posso che definirlo un grandissimo presuntuoso ed arrogante»
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