Un mese di novembre pieno di candeline a Geraci Siculo, il piccolo comune siciliano di 1.800 abitanti, ha festeggiato in meno di un mese (per la precisione in appena 15 giorni) 4 centenarie. Si tratta di Gaetana Zangara, nata a Geraci Siculo il 14 novembre 1920 (101 anni); Giovanna Fazio, nata a Geraci Siculo il 12 novembre 1921 (100 anni); Rosaria Macaluso, nata a Geraci Siculo il 19 novembre 1921 (100 anni) e Giuseppa Chichi, nata a Geraci Siculo il 29 novembre 1921 (100 anni).
Pochi mesi prima il sindaco Luigi Iuppa, sempre presente per portare l’abbraccio dell’intera comunità alle longeve concittadine, aveva festeggiato anche i 101 anni della signora Nazarena Maggio, nata a Geraci il 18 giugno 1920.Tutte donne, tutte in buona salute, tutte nate e cresciute nel Comune madonita che lo scorso anno ha anche sfiorato il titolo di Borgo dei Borghi, puntando proprio sulle bellezze naturali ed artistiche e sulla qualità della vita.
“La circostanza, più unica che rara, che nel giro di due settimane, in un paese di meno di 2mila abitanti, vengano festeggiate 4 centenarie rappresenta di fatto una naturale ricandidatura per il comprensorio delle alte Madonie ad essere incluso nell’esclusivo club delle zone blu del mondo” afferma il sindaco Luigi Iuppa.
Attualmente le zone blu riconosciute sono 5 in tutto il mondo: l’isola di Okinawa (Giappone); la Sardegna (Italia); Nicoya (Costa Rica), Icaria (Grecia) e la comunità di avventisti di Loma Linda, in California. Ma, probabilmente è giunto davvero il momento di aggiornare il dato. Basti pensare che al momento detiene il titolo di “Paese più longevo al mondo” il comune di Seulo, capoluogo dell’omonima sub regione sarda della Barbagia di Seùlo, dove si sono registrati 20 centenari dal 1996 al 2016, cioè in 20 anni. A Geraci Siculo, giova ribadirlo, 4 in 15 giorni.
“Che nel nostro piccolo borgo si vive bene ed è un’isola felice di pace e serenità, lo sanno tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno messo piede a Geraci Siculo – afferma il sindaco Luigi Iuppa – del resto bisogna ammettere che i quattro fattori che vengono analizzati per individuare le zone blu sono fortemente presenti anche qui: una forte fede religiosa, un’ attività fisica costante, con spostamenti che avvengono principalmente a piedi, una dieta basata su legumi e verdure e una struttura sociale che favorisce rapporti umani intensi e mette al centro la famiglia. Aspettiamo fiduciosi, anche se, in fin dei conti, quello che ci rende più felici e il sorriso delle nostre centenarie alle quali, come comunità, ci stringiamo in un abbraccio denso di affetto e riverenza”.