Last updated on 6 marzo 2021
Sul caso degli aliscafi fermi Ustica Lines passa al contrattacco e addossa la colpa dello stop alla Regione. Dopo aver ripreso i collegamenti con le isole minori – in attesa dell’incontro alla Regione, fissato per domani– affida ad una nota stampa alcune considerazioni sull’intrigato contenzioso aperto con l’Ente. Oggi è prevista l’audizione in commissione Trasporti del Senato dei vertici della compagnia di navigazione e dell’assessore regionale alla Mobilità. I conti non tornerebbero: c’è una differenza di oltre 10 milioni di euro. Ecco il comunicato di Ustica Lines:
Siamo esterrefatti per le dichiarazioni rese dal Presidente Crocetta a Lampedusa, riportate oggi dagli organi di stampa, perché appaiono come un tentativo maldestro di scaricare le responsabilità della Regione sulle compagnie di navigazione e, in particolare, sull’Ustica Lines e non fanno presagire nulla di positivo sull’incontro che lo stesso Presidente ha fissato per mercoledì prossimo. Forse il Presidente Crocetta non sa che i bandi per i servizi di collegamento sono europei ed aperti a tutti. Basta questo per smentire che possa esserci un regime di monopolio come lui sostiene.
L’affermazione che il noleggio di un idrovolante costi meno di quello di un aliscafo è un tentativo di gettare fumo negli occhi alla popolazione delle Pelagie, per nascondere il disinteresse della Regione verso le problematiche di queste comunità: noleggiare un idrovolante potrà anche costare 8.000 euro, ma può trasportare al massimo quindici/venti passeggeri. Un aliscafo costa di gran lunga meno della cifra riferita dal Presidente Crocetta e trasporta 240 passeggeri a viaggio. Con 30.000 euro di noleggio in due anni il Presidente Crocetta potrebbe comprarseli due aliscafi! Al Sindaco delle Pelagie rivolgiamo un invito a non cadere nel tranello delle dichiarazioni ad effetto del Presidente Crocetta, ma ad accertare la verità dei fatti con documenti alla mano. I costi che le compagnie di navigazione sostengono per i servizi non fanno riferimento solo al carburante, ma alla manutenzione, al personale, alle attività che vengono svolte, anche quando le corse sono sospese, per mantenere l’efficienza delle flotte e rispettare i parametri e gli impegni richiesti dalla Regione. Se il Sindaco di Lampedusa ritiene di avere “scoperto” truffe milionarie faccia denunce circostanziate e non spari nel mucchio. La verità è che la Regione, dopo avere interrotto i collegamenti con le Isole Pelagie, ha predisposto un bando con condizioni inaccettabili e nessuna compagnia di navigazione vi ha partecipato. Non risulta ad oggi che la Regione si sia interessata in qualche modo della problematica relativa ai collegamenti con le Pelagie.
CINQUE STELLE. Il portavoce al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo ed il portavoce all´Ars Sergio Tancredi del Movimento Cinque Stelle, oggi hanno incontrato il prefetto di Trapani Leopoldo Falco. Durante l’incontro si è discusso della controversa, a tratti surreale, vicenda “Ustica lines”.
I Portavoce del Movimento Cinque Stelle hanno chiesto al Prefetto di monitorare la situazione dal momento che ci sono in ballo i diritti dei lavoratori dell’Azienda, tenuti sotto scacco dal braccio di ferro tra la società e il Governo Crocetta.
Si è altresì chiesto di vigilare affinché sia scongiurato il blocco delle corse dei mezzi Ustica che potrebbe configurare l´ipotesi di interruzione di pubblico servizio. Questo comporterebbe gravissime ricadute non soltanto sugli isolani ma anche sui pendolari ed i turisti.
Al termine dell’incontro i Portavoce hanno rassicurato il Prefetto che vigileranno soprattutto sull’incontro che mercoledì dovrebbe vedere protagonisti Crocetta e Morace al fine di dipanare l’intricata vicenda. Ove così non fosse i Portavoce si sono resi immediatamente disponibili ad incontrare il Prefetto una seconda volta.
A seguire i portavoce M5S hanno incontrato una delegazione del personale dell´Ustica Lines preoccupata della mancanza di notizie certe ed ufficiali. I portavoce hanno rassicurato che terranno alta l´attenzione sul problema e che faranno sentire il loro “fiato sul collo”.
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