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Restauratori: l’Università di Palermo fa il pieno di assunzioni al concorso del Mibac

Last updated on 15 dicembre 2018

Si sono concluse in questi giorni le procedure relative al concorso indetto nel 2016 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, MiBAC, per il reclutamento di 80 funzionari restauratori. Il concorso ha visto un’ampia partecipazione e una dura selezione superata da 171 idonei, poi tutti assunti grazia all’ampliamento dei posti messi a concorso. 

La selezione prevedeva una valutazione dei titoli e tre prove, alla fine delle quali dei 171 idonei più della metà consiste di giovani restauratori under 40. Tra questi ultimi ci sono 13 laureati al Corso di Laurea Magistrale a Ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Palermo.

“Dispiace solamente – si legge in una nota – che, tutti tranne una, andranno ancora una volta ad accrescere le fila dei cervelli (e parlando di restauratori anche dei cuori e delle mani) che lasciano la nostra terra per un futuro più certo altrove”.

Ecco i loro nomi, in rigoroso ordine alfabetico, con accanto il nome dell’istituzione che, dal 7 gennaio 2019, potrà contare sui loro servizi:

  1. Amato Aria Soprintendenza di Mantova
  2. Bartolone Fulvia Archivio di Stato, Trapani
  3. Cirrincione Claudia Opificio delle Pietre Dure, Firenze
  4. Crimi Eleonora Polo Museale della Puglia, Bari
  5. Ferrara Giuliana Polo Museale dell’Abruzzo, L’Aquila
  6. Manzone Anna Reggia di Caserta
  7. Mazzaglia Daniela Palazzo Ducale di Mantova
  8. Milazzo Giuseppe Polo museale del Piemonte, Torino
  9. Orlando Miriam Soprintendenza di Siena, Grosseto e Arezzo, Siena
  10. Paternò Maria Rosaria Soprintendenza di Firenze Pistoia e Prato
  11. Puglisi Chiara Soprintendenza di Brindisi, Lecce e Taranto, Lecce
  12. Reginella Maria Luisa Opificio delle Pietre Dure di Firenze
  13. Rosato Luisa Soprintendenza di Brindisi, Lecce e Taranto, Lecce

2 Comments

  1. Maria Grazia Farina

    Sono arcicontenta per loro,ma vorrei far presente che a Civitavecchia e’ stato smantellati dal Polo Museale del Lazio,l’ unico laboratorio esistente e i restauratori ora trasferiti in altra sede, sono privi di lavoro da ben 3 anni.Io dono una dI loro!

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