I sindaci trapanesi di Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice, hanno inviato una nota al presidente della Regione Rosario Crocetta per denunciare “le gravi condizioni sanitario-ambientali interessanti gran parte degli agglomerati urbani delle città del trapanese, le cui strade plasticamente rappresentano discariche a cielo aperto”. La discarica di Trapani, come documentalmente dichiarato dal sindaco, “non è nelle condizioni organizzative e logistiche – affermano i firmatari della nota inviata a Crocetta – di far fronte nell’accogliere l’indifferenziato per i 13 Comuni della Srr Tp Nord, oltre che l’indifferenziato di 11 Comuni della Srr Sud e di Comuni extra provincia”. I sindaci parlano di “situazione drammatica” e chiedono l’individuazione di “immediate soluzioni e siti alternativi”.
Questa invece la nota scritta dal Sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi:
Con la presente si richiama e si intende integralmente trascritta la ns. nota prot. 43905 del 2 luglio 2016 e si significa ancora una volta, e sono diverse le note già trasmesse, la grave situazione igienico-sanitaria nel territorio cittadino a causa delle difficoltà di conferimento presso la discarica di Trapani, gestita dalla Trapani Servizi S.p.A., con tempi di attesa di almeno 2 giorni per l’ingresso di ogni singolo mezzo.
Tali difficoltà hanno prima rallentato e poi bloccato la raccolta dei rifiuti stante che tutti i mezzi pieni sono in attesa di poter conferire.
Purtroppo senza riscontro tutte le nostre note di merito hanno richiesto agli Organi Regionali, che hanno esclusiva competenza, l’individuazione di altro sito di conferimento finale dei rifiuti alternativo ovvero integrativo che permetta di poter eliminare il pericolo igienico-sanitario e di regolarizzare la raccolta dei rifiuti.
Nessuna delle nostre note e richieste, in ultimo la nota sopra richiamata, hanno sortito effetti o attività da parte degli Organi preposti, determinando la giacenza per strada circa 500 tonnellate di rifiuti (destinati a crescere di giorno in giorno) stante l’impossibilità a conferire nemmeno la produzione quotidiana dovuta alla fila dietro i cancelli della discarica che costantemente è di circa 50 mezzi. Essendo i tempi di scarico di circa 30 min. a mezzo, l’ultimo della fila dovrà attendere 25 ore lavorative (oltre 2 giorni).
Ad appesantire il quadro disastroso sono le altissime temperature registrate in questi giorni che provocano l’accrescimento di liquami e miasmi oltre che il proliferarsi di insetti, ratti, parassiti.
Questa A.C. ha già posto in essere tutti gli atti e tutte le azioni tali da tentare il contenimento della crisi che ha raggiunto livelli non più tollerabili. Diverse sono le segnalazioni di cittadini che sono costretti a ricorrere alle cure sanitarie del pronto soccorso e la chiusura di esercizi commerciali vicini le zone di giacenza dei rifiuti.
La situazione sta degenerando anche in merito all’ordine pubblico stante che sono ormai all’ordine del minuto le segnalazioni di incendi della spazzatura.
Non di poco conto è l’enorme spesa che si sta affrontando per reperire quanti più mezzi possibili e porre in essere tutte le attività necessarie a tentare di eliminare lo stato di emergenza.
Considerato che null’altro è nelle competenze dell’A.C. si evidenzia che se non saranno individuate immediate soluzioni da parte degli Organi competenti la situazione andrà ad aggravarsi con conseguenze irrimediabili di natura igienico-sanitarie e di ordine pubblico.
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