Rifiuti all’estero e inceneritori, la Regione Siciliana adesso frena, mentre in Sicilia continua il caos sul conferimento e le discariche, con le città colme di rifiuti. Il trasporto dei rifiuti in altre regioni non si farà, questa è la prima novità. O meglio, in realtà si potrà fare, ma non sarà la Regione a decidere, sarà una facoltà delle singole discariche che potranno decidere di smaltire il surplus dei rifiuti mandandoli all’estero o in altre regioni presso inceneritori o cementifici. Tra l’altro il termine entro il quale la Regione doveva concordare l’invio dei rifiuti in altre regioni scadeva proprio domani. La Contrafatto, convocata d’urgenza ieri in commissione all’Ars dalla presidente Mariella Maggio, ha spiegato che «il governo ha deciso che saranno i gestori delle discariche a organizzarsi autonomamente per spedire i rifiuti all’estero». Lo stanno già facendo Lentini e Trapani. La Contrafatto ha precisato che «sono state autorizzate dalla Regione a patto che non lievitino i costi per i Comuni che conferiscono i rifiuti e quindi per i cittadini». L’autorizzazione è stata concessa per evitare che questi impianti si riempiano velocemente. Il problema è che secondo i calcoli dell’assessorato entro fine anno saranno 250 mila le tonnellate da spedire fuori.
Poi, la Regione doveva fare cinque termovalorizzatori, ma forse non si faranno.La Contrafatto ha precisato che «sui termovalorizzatori Crocetta non ha ancora preso una decisione perchè sta esaminando a 360 gradi tutte le soluzioni alternative possibile». A Palazzo d’Orleans è molto quotata una nuova tecnologia che prevede la liquefazione dei rifiuti pretrattati e il riuso a scopi irrigui del derivato. In realtà l’assessorato ha insediato una commissione di tecnici che stava già valutando la collocazione di almeno 5 mini termovalorizzatori in discariche attive (Bellolampo e Lentini) e almeno 3 o 4 siti in discariche dismesse. Notizie che hanno provocato la reazione dei sindaci dei territori interessati, a cominciare da quello di Castellana, Pino Di Martino. Crocetta tuttavia ha preso tempo anche se, in base agli accordi con Roma, ha già inserito i termovalorizzatori in un piano agganciato all’ordinanza di giugno e dovrebbe svolgere le gare entro il 31 ottobre. Intanto Crocetta prende tempo sull’accordo fatto con Roma che prevede la creazione di una gestione di un’agenzia unica per gli appalti e la programmazione al posto di Ato e Srr.
MAZARA. “Nonostante le sollecitazioni, il coinvolgimento delle Autorità preposte nazionali e regionali nonché la comunicazione di esserci rivolti alla Procura della Repubblica non riceviamo alcun segnale, mentre solo a Mazara del Vallo si registrano circa 500 tonnellate di rifiuti depositati nelle strade senza alcuna prospettiva immediata di risoluzione del problema, stante che la Regione si ostina a non indicare dove depositare i rifiuti che vengono prodotti nella nostra Città”.
Lo dice il sindaco di Mazara del Vallo Nicola Cristaldi, tornando ad esprimere la preoccupazione per la mancata risoluzione della problematica rifiuti che sta mettendo in ginocchio l’intera Sicilia.
“La Regione – osserva Cristaldi – non vuole prendere atto della capacità di ricezione rifiuti della discarica di Borranea, i cui gestori hanno più volte ribadito che non possono ricevere più di 350 tonnellate al giorno di spazzatura a fronte di una produzione di oltre il doppio da parte dei comuni della provincia di Trapani con la conseguenza che i rifiuti non possono essere raccolti in quanto non smaltibili. Non si riesce a trovare un minimo di maturità – attacca Cristaldi – nel comportamento di chi ha il potere ed il dovere di indicare i luoghi di smaltimento della spazzatura, stante che quasi tutti i comuni in Sicilia stanno vivendo ore drammatiche con pericoli igienico-sanitari e di ordine pubblico. Paradossalmente – sottolinea il Sindaco di Mazara – la Regione invita i Sindaci ad ottimizzare il sistema raccolta rifiuti in nome di una normalizzazione che non si capisce da chi e da che cosa dovrebbe essere dettata se non dall’indicazione da parte della stessa Regione di luoghi dove smaltire i rifiuti. Siamo allo sbando – sbotta Cristaldi – anche perché il più volte annunciato commissariamento sostitutivo della Regione da parte dello Stato si è tramutato in un ennesimo comunicato stampa senza alcun risultato concreto. Siamo davanti a soggetti – conclude il Sindaco di Mazara – che si credono impunibili e non soggetti ad alcuna Autorità superiore”.
CASTELVETRANO. A Castelvetrano va segnalata una lettere aperta di Legambiente ai cittadini:
Rifiuti in bella vista. L’immagine che si da ai pochi turisti che decidono di visitare la città e le borgate è di assoluto degrado, aggravato oggi da cumuli di rifiuti sparsi ovunque.
Siamo stati facili profeti nei mesi scorsi, quando il 9 febbraio scorso avevamo scritto una lettera aperta al Sindaco in cui denunciavamo la “gestione passiva “ dell’amministrazione comunale ed avevamo allora suggerito al Sindaco, responsabile dell’igiene pubblica di farsi parte attiva oltre che per la riapertura della stazione ecologica dismessa di piazza Dante di aprirne una nuova nel quartiere Belvedere.
In una comunità civile la raccolta differenziata dei rifiuti privilegia da sempre la separazione degli stessi, al fine di riutilizzare le materie in esse contenuti, con indubbi vantaggi ambientali ed inequivocabili ritorni economici.
Tenuto conto del perdurante atteggiamento passivo fin qui tenuto dall’Amministrazione invitiamo i cittadini a farsi parte attiva per rappresentare soluzioni e bisogni nel nostro comune che ci portino al più presto ad un inversione di tendenza verso la raccolta differenziata.
Tale raccolta è il sistema premiante che potrà dare effetti immediati, invitiamo pertanto i cittadini a usare il più possibile la stazione di raccolta differenziata sita in viale Roma, dietro il rifornimento Eni, dove si può visionare anche la scotistica sulla tassa dei rifiuti.
Si invitano i cittadini a rappresentare attraverso la nostra email legambientecrimiso@libero.it , le loro richieste che saranno raccolte e trasmesse all’Amministrazione comunale.
Consapevoli che per superare l’emergenza attuale è prioritario risolvere la problematica , ma vanno prese delle scelte per il futuro, pianificando da subito buone pratiche per la raccolta differenziata.