Sospetti e ipotesi sulla rimozione dell’assessore regionale ai Rifiuti Alberto Pierobon e quello che viene definito un attacco alla Commissione tecnico specialistica Via-Vas. Ma soprattutto preoccupazione. La manifesta la Cgil e la manifesta Zero Waste Sicilia.
Un comunicato della Cgil siciliana apre uno scenario inquietante: “Proprio nel momento in cui si prospettano per la Sicilia ingenti investimenti, dalla politica vengono segnali inquietanti, di ammiccamento alle lobby e, perché sottacerlo, anche al malaffare che in Sicilia il più delle volte significa mafia”: lo dice li segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, a proposito dell’emendamento alla Finanziaria sulla commissione Via- Vas.
“Togliere autonomia a un organismo tecnico che rilascia autorizzazioni- aggiunge Mannino- equivale a volere ampliare i margini di manovra su autorizzazioni che valgono cifre immense e che possono avere impatto sull’ambiente, dando a un decisore politico che non è stato in grado di varare un piano energetico, un piano di gestione dei rifiuti e un piano delle acque, validi e vincolanti e a una macchina amministrativa dimostratasi in tanti casi permeabile ad affari e affaristi, poteri su autorizzazioni di alto valore tecnico”.
Mannino sottolinea dunque “l’enorme preoccupazione del sindacato. “Prima le dimissioni di Pierobon e la decadenza della commissione per la verifica sulle autorizzazioni sui rifiuti che non ha trovato opposizioni, ora questa vicenda,- osserva- fatti che insistono su argomenti delicati e che riguardano ingenti finanziamenti. Al governo della Regione chiediamo di fare subito chiarezza , di districare una matassa che sembra sempre più ingarbugliata assumendo decisioni e provvedimenti che rendano evidente la volontà di non dare spazio al malaffare e alla mafia”.
Per Zero Waste Italia, “I due recenti avvenimenti, la cui tempistica non sembra casuale, destano la preoccupazione di questa associazione.A nostro modo di vedere ben più preoccupante, è l’approvazione in commissione ambiente dell’ARS di emendamenti alla finanziaria regionale, che mettono sotto attacco la Commissione Tecnico Specialistica VIA-VAS (CTS), presieduta dal prof. Aurelio Angelini. Si accusa la commissione, un organismo indipendente, di essere un imbuto che rallenta lo sviluppo in Sicilia e si propone di costituire tre sotto-commissioni non più indipendenti ma sotto il controllo diretto dei dipartimenti regionali. In buona sostanza si accusa la commissione di lavorare con attenzione ed impegno, perché sono state concesse meno autorizzazioni degli anni scorsi. Quando, forse, le autorizzazioni venivano concesse con troppa larghezza”.
Per Beniamino Ginatempo, presidente di Zero Waste “A preoccupare è, in verità, la concomitanza dei due eventi. Specialmente in un momento in cui si stanno finalmente realizzando alcuni impianti pubblici nella Sicilia orientale, e quando si propone la costruzione di due inceneritori nel catanese e nel siracusano. Impianti obsoleti per il mancato recupero di materie prime seconde dagli scarti, nonché osteggiati dall’Europa, esclusi dal Next Generation EU, dalle linee guida del Recovery Plan ed esclusi persino dai finanziamenti della Banca Europea degli Investimenti”.
Secondo l’associazione, “è il Recovery Plan il punto cruciale. La CTS infatti diventerà un organismo della massima rilevanza quando si tratterà di analizzare i progetti ammessi al finanziamento europeo. La strategia perversa sembrerebbe, dunque, quella di rimuovere preventivamente lacci e lacciuoli che possano tutelare il territorio siciliano dall’assalto alla diligenza che, in barba ai buoni propositi del NG EU e della transizione ecologica, verosimilmente si verificherà nel prossimo futuro. A pensar male…”