PALERMO. Riaprono le discariche in Sicilia. E’ stata, infatti, raggiunta l’intesa sull’asse Roma-Palermo. Il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti ha firmato l’ordinanza predisposta dalla Regione e inviata oggi che disciplina la gestione dei rifiuti in Sicilia per i prossimi mesi. Il provvedimento, tra l’altro, autorizza la riapertura delle discariche chiuse dalla mezzanotte, scongiurando una nuova emergenza nell’Isola. Riaprono, così, i cancelli le discariche di Lentini, nel Siracusano, e di Motta Sant’Anastasia, nel Catanese. Resta fuori dall’ordinanza, invece, la discarica di Siculiana, nell’Agrigentino, a causa della mancanza di impianti per la biostabilizzazione. «Grazie a questa intesa frutto di un lavoro sinergico con il Governo nazionale si va verso una normalizzazione del sistema» dice l’assessore all’Energia della Regione siciliana, Vania Contrafatto, protagonista nel pomeriggio anche di un duro botta e risposta con il sindaco di Palermo e presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando. Il numero uno dell’associazione dei Comuni siciliani, infatti, aveva puntato il dito su un sistema «inefficiente e allo sfascio». Orlando aveva ricordato «lo spettacolo insopportabile» a cui i cittadini sono costretti ad assistere a causa di «mesi e mesi, anni di balletti e scambi di responsabilità tra Roma e Palermo, tra il governo nazionale e il governo regionale». Accuse a cui a stretto giro di posta aveva replicato l’esponente del Governo Crocetta: «Orlando guardi allo sfacelo di Palermo e provi a dare risposte ai cittadini che pagano le tasse: questo sì che sarebbe un gesto clamoroso per lui».
L’ordinanza prevede anche che vengano requisite da parte della Regione siciliana quelle discariche private che non hanno impianti di biostabilizzazione dei rifiuti. Il provvedimento potrebbe essere attivato per la discarica di Siculiana, controllata dalla ditta che fa capo alla famiglia di Giuseppe Catanzaro, numero due di Sicindustria, a meno che l’azienda non si doti in tempi brevi dell’impianto di biostabilizzazione. Dal canto loro i Catanzaro hanno già dato ampia disponibilità a seguire le indicazioni che verranno comunicate dalla Regione e ciò nonostante abbiano presentato l’istanza per costruire un impianto di biostabilizzazione dei rifiuti già nel 2013 e abbiano atteso due anni per avere il via libera alla costruzione.
Per quanto riguarda i termovalorizzatori la Regione punta a piccoli impianti: secondo l’obiettivo del governo Crocetta dovranno sorgere nei pressi delle discariche già esistenti. Esclusa l’ipotesi dell’utilizzo dei cementifici, come previsto nel piano precedente. Il nuovo piano, spiega il presidente della Regione Rosario Crocetta, sarà discusso in giunta.