“Sui rifiuti non si possono costruire vendette o saldare conti del passato, ne va del futuro di tutti noi. Facciamo tutti uno sforzo per lavorare nella stessa direzione per uscire da questa assurda e grave situazione”. Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, lancia appello alla Regione e ai Comuni, dopo le polemiche di ieri, in cui chiede la collaborazione di tutti per risolvere l’emergenza rifiuti in Sicilia.
“Così non si va da nessuna parte – prosegue Zanna – Lo scaricabarile non serve più a nessuno: o c’è un percorso condiviso costruito con il confronto e con l’ascolto, oppure continueremo ad affondare nei rifiuti. La Regione con la sua falsa efficienza di oggi non può adesso cercare di nascondere le sue ataviche e gravissime responsabilità. Di chi è la colpa dell’assenza di impianti, soprattutto per la gestione dell’umido? Sono ancora tanti i comuni che non fanno la differenziata, è vero, gravissimi sono i ritardi a Palermo, Messina, Catania e Siracusa. Ma è stato sempre un governo regionale ed un parlamento che, approvando la penosa legge 3 del 2013, ha scaricato tutto sui comuni e costruito scientificamente il caos che viviamo oggi. Allora, presidente Musumeci, ci vuole pazienza e serietà. Sui rifiuti non si possono costruire vendette o saldare conti del passato, ne va del futuro di tutti noi. Ci stiamo tutti mettendo la faccia, chi più chi meno. Non si deve perdere più tempo ed utilizzare quello che rimane con intelligenza. Ad esempio, non si deve fare l’errore di lavorare all’ennesima legge azzerando tutto, e buttare ancora una volta il bambino con l’acqua sporca. Facciamo tutti uno sforzo per lavorare nella stessa direzione per uscire da questa assurda e grave situazione”.
Intanto Assopirec, l’Associazione che raggruppa numerose piattaforme di recupero in Sicilia, ha incontrato l’Assessore Alberto Pierobon. “E’ stato un incontro positivo – ha commentato il presidente di Assopirec Gaetano Rubino -. L’assessore ha mostrato molto interesse nei confronti delle nostre proposte che consentono di: ridurre del 20% i conferimenti in discarica; risolvere il problema dei sovvalli, ovvero gli scarti da selezione delle frazioni differenziate, che rallenta l’attività delle piattaforme; recuperare le plastiche dai rifiuti solidi urbani, che altrimenti finirebbero direttamente in discarica, attraverso l’installazione di una speciale macchina a Bellolampo. Un investimento quest’ultimo a totale carico dei privati. La prima proposta – spiega – riguarda il recupero delle plastiche e dei metalli dai rifiuti urbani residuali, i cosiddetti rur, i quali attualmente finiscono direttamente in discarica. La seconda corregge le storture presenti nel sistema per renderlo più efficiente. La terza è volta ad avviare un progetto in via sperimentale capace di abbattere i volumi conferiti nell’impianto palermitano, senza nessun onere per il pubblico. In questo modo – conclude Rubino – è possibile rallentare la saturazione delle discariche siciliane e dare più tempo ai Comuni di raggiungere la fatidica quota del 30% di differenziata e alla Regione di attuare le varie fasi del Piano per la gestione integrata dei rifiuti”.
Anche il deputato regionale del Movimento Centopassi, Claudio Fava, striglia il Governo. “Mentre tutta la Sicilia dilaga l’emergenza rifiuti, il Governo regionale litiga. Contraddizioni, apprendiamo dalla stampa, profonde e che costituiscono motivo di preoccupazione oltre ad inficiare la possibilità di un’azione efficace ed urgente nel settore. Occorre che l’Assemblea Regionale possa prendere coscienza delle divergenze non attraverso le pagine dei giornali ma dalla viva voce del Presidente della Regione e dei suoi assessori. Per questo ho chiesto al presidente dell’Ars di convocare con la massima urgenza l’Assemblea, affinché il Parlamento possa realmente esercitare il proprio ruolo attraverso un dibattito d’aula sull’emergenza rifiuti e indicare possibili soluzioni immediate”.
Be First to Comment