“Stupisce che il sindaco di Palermo, nonché presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, insieme con il segretario generale dell’associazione dei Comuni, Mario Emanuele Alvano, cataloghino il rispetto della normativa anticorruzione tra le ‘questioni strettamente burocratiche’. Ricordiamo ad entrambi che la norma in questione, che disciplina gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, è stata introdotta per impedire, sul nascere, alterazioni del mercato e scorciatoie di qualsiasi genere. Un modo, quindi, per rendere lineari e tracciabili i rapporti tra privati e Pubblica amministrazione”. La Catanzaro Costruzioni, gestore dell’impianto di smaltimento sito a Siculiana, in provincia di Agrigento, replica così alla nota diffusa ieri dall’Anci Sicilia.
“Non è concepibile che un soggetto pubblico tenga in scacco i propri fornitori costringendoli ad operare in una situazione di totale mancanza di trasparenza, utile solo a chi ha interesse a celare chi fa cosa. Per questo ribadiamo che nel momento stesso in cui la normativa anticorruzione verrà applicata, la Catanzaro Costruzioni è pronta a riprendere immediatamente i rapporti commerciali, riaprendo il proprio sito produttivo. Cosa che abbiamo puntualmente fatto già stamattina con il Comune di Carini che, ieri sera, ha anticipato che a strettissimo giro provvederà a rendere pubbliche tutte le informazioni previste dalla legge”.
In particolare, la società da mesi reclama il “semplice” rispetto della normativa sulla trasparenza amministrativa, come previsto dalla legge 190 del 2012 (“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”) che, nello specifico, per quanto riguarda gli enti locali, si concretizza con la pubblicazione, nella sezione dedicata al contrasto ai fenomeni corruttivi, di informazioni quali data del mandato, creditore, importo, data della fattura, data del protocollo, scadenza del pagamento, data dell’effettivo pagamento, ecc.
“È errato – aggiunge la Catanzaro Costruzioni – far passare il messaggio che alla base della nostra decisione ci sia solo un ritardo nei pagamenti delle fatture. Ciò che chiediamo ai nostri clienti è infatti una condotta trasparente, come previsto dalla legge. Condotta che, tra l’altro, come dimostrano gli enti locali che applicano le regole, ha come diretta conseguenza anche il rispetto dei vincoli economici e ci dispiace che il sindaco Orlando scelga di non valorizzare i Comuni ‘normali’. Ci sembra, tra l’altro, ancora più paradossale che i Comuni del Palermitano siano costretti a percorrere oltre 120 chilometri per raggiungere l’impianto di Siculiana quando potrebbero, con un notevole risparmio sui costi di trasporto, conferire nella più prossima discarica di Bellolampo, così come ha d’altronde già ufficialmente chiesto il sindaco di Partinico che, in una lettera alla Regione, ha tra le altre cose sottolineato ‘la disponibilità di Bellolampo a ospitare i rifiuti prodotti dai comuni della provincia come ribadito in sede istituzionale dal sindaco di Palermo’”.
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