“Il problema del conferimento dell’organico è legato alla contemporanea chiusura di alcuni dei più grandi impianti di trattamento della Sicilia. La situazione è transitoria ed è già in miglioramento. Nel giro di un paio di giorni circa dovrebbe tornare tutto alla normalità”. Lo afferma l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, commentando i disagi che si sono registrati in alcuni territori.
“C’è stata una escalation di episodi – dice Pierobon – a volte anomali e su cui vogliamo fare luce, che hanno ridotto la capacità di trattamento dell’organico nell’Isola rispetto al fabbisogno. Per quanto riguarda la provincia trapanese – prosegue l’assessore – i maggiori disagi sono legati alla chiusura da diversi mesi dell’impianto Sicilfert a causa di un provvedimento giudiziario. La struttura, dopo essere ripartita alcuni giorni fa, ha dovuto nuovamente sospendere le attività in seguito ad alcune prescrizioni dell’Arpa. Abbiamo incontrato i sindaci e valutato tutte le soluzioni possibili per superare questa fase. Un’ordinanza degli amministratori locali sin da oggi ha consentito di riprendere il conferimento nelle more che vengano rispettate le prescrizioni. Allo stesso tempo, per consentire di ripulire le strade nel periodo estivo, il dipartimento Acque e rifiuti aumenterà la quantità di rifiuti autorizzati ai Comuni da portare in discarica. In settimana riaprirà gradualmente l’impianto Raco dove conferiscono al momento numerosi Comuni. L’assessorato e il dipartimento hanno inoltre lavorato al fianco di prefetti, Arpa e Asp per consentire di trovare altre soluzioni immediate per potenziare ulteriormente il trattamento dell’organico”.
“A questi interventi immediati – conclude Pierobon – si aggiungono quelli di medio e lungo termine che abbiamo già messo in atto. A cominciare dalla riapertura del Polo tecnologico di Castelvetrano, su cui stiamo lavorando in team e confidiamo a breve di poter dare buone notizie. Senza dimenticare gli oltre 150 milioni di euro stanziati per finanziare nuovi impianti pubblici di trattamento dell’umido per i quali abbiamo già ricevuto i primi progetti esecutivi”.