Gran caos intorno alla legge per la riforma delle province in Sicilia. Sono stati presentati più di 1000 emendamenti al disegno di legge del governo, già esitato dalla commissione affari istituzionali, e oggi scadono i termini degli attuali commissari dei Liberi Consorzi, che, pertanto, rischiano di rimanere ancora una volta senza guida.
Ad inizio dei lavori, come annunciato in conferenza stampa, le opposizioni hanno chiesto il rinvio il commissione del ddl sulla riforma delle province, per migliorarlo e per dare la priorità alla manovra finanziaria.La proposta è stata avanzata da Nello Musumeci con Ncd, Fi e Cantiere Popolare, per dare priorità al bilancio e alla finanziaria: «Si assegni una corsia preferenziale in Aula al dibattito sugli strumenti contabili, provvedimenti urgentissimi per la Sicilia rispetto alla cosiddetta riforma delle Province, che non riforma nulla. Su quest’ultima si preannuncia peraltro un dibattito strozzato, con ben 900 emendamenti che dimostrano la fragilità e lo scollamento della maggioranza». Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha invece confermato il rispetto della capigruppo di andare avanti in modo che il testo possa essere definito entro la settimana, rilevando che i circa mille emendamenti presentati saranno sfoltiti in Aula man mano che quelli bocciati o approvati provocheranno la caduta automatica dei similari.
Messa ai voti, la proposta delle opposizioni è stata bocciata, con 36 voti contrari. Oggi si continua.