Last updated on 6 marzo 2021
Il governo vuole commissariare la Regione Siciliana per la mancata attivazione dei corsi di formazione obbligatoria. L’assessore Lo Bello non ci sta. E sottolinea di aver fatto presente all’assessore all’Economia, Baccei, la mancanza di risorse, ma nella Finanziaria, a fronte dei 70 milioni 495 mila euro richiesti, sono stati previsti 4 milioni 181 mila euro», sicche al momento l’assessorato alla Formazione dispone «di appena 55mila euro».
L’assessore all’Economia avrebbe promesso di rimpinguare il capitolo con le variazioni di bilancio previste per il mese di luglio. «Non può non rilevarsi – si legge in una nota dell’assessore Lo Bello del 1° Aprile scorso- che il mancato reperimento delle risorse di che trattasi non permetterà di garantire il diritto all’istruzione e alla formazione che si realizza nel sistema di istruzione e formazione professionale, esponendo la Regione ai leciti attacchi dell’opinione pubblica ai quali l’azione amministrativa di questo assessorato non potrà dare risposte concrete».
Nei giorni scorsi la Regione ha ricevuto una lettera del Ministero della Pubblica Istruzione che denunciata la “perdurante inadeguatezza del sistema” in Sicilia. La regia politica dell’operazione è di Davide Faraone: “Si rischia di non assicurare i livelli minimi ai cittadini”, dice il sottosegretario all’Istruzione, che però conta anche su questa vicenda per dare una nuova spallata a Crocetta. Intanto, tra ritardi e fallimenti il settore rischia di esplodere e migliaia di persone sono a un passo dal licenziamento. “Il settore della Formazione in Sicilia è ancora nel caos – denuncia la Uil – Già a fine giugno, infatti, in assenza di un nuovo Piano per l’Offerta formativa gli enti attiveranno le procedure di licenziamento. In mezzo alla strada finiranno almeno seimila persone. Una situazione inaccettabile, più volte denunciata dalla Uil Sicilia e che il Governo regionale sino ad ora non ha ascoltato. I ritardi del Governo regionale in merito all’attivazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale, che coinvolgono anche i minori in obbligo scolastico, sono gravissimi e per questo più volte abbiamo denunciato le inadempienze alle Prefetture dell’Isola. Il commissariamento, proposto dal sottosegretario Faraone, non appare di per se la soluzione idonea a risolvere questa emergenza. Il Governo Crocetta continua nella distruzione del settore senza alcun progetto concreto e reale. Per questo sollecitiamo la politica a cambiare rotta e a presentare proposte valide in vista dell’insediamento del Comitato di Sorveglianza sui Fondi comunitari destinati alla Sicilia, il prossimo 9 e 10 giugno”.
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