Riscossione Sicilia e Antonio Fiumefreddo tornano a far discutere. Da un lato con un servizio sulle Iene, dall’altro lato con nuovi avvisi a politici morosi, come era stato annunciato qualche giorno fa dallo stesso Fiumefreddo.
LE IENE. Riscossione Sicilia riscuote solo l’8 per cento delle tasse nella Regione. E’ il quadro che emerge dal servizio girato dalle Iene. L’inviato Gaetano Pecoraro ha intervistato il presidente di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo. E chi sono i primi a non pagare? “Mi sono accorto che Riscossione non notificava più avvisi a coloro che diventavano deputati” precisa Fiumefreddo.
La “prassi” evidenziata dal servizio di Pecoraro svela come agli onorevoli siciliani le cartelle esattoriali non venivano mai mandate. Fiumefreddo, nell’ultimo periodo, ha avvisato i deputati che questa “prassi” adesso era finita.
I NUMERI. Fiumefreddo svela al giornalista delle Iene che “inizialmente erano 64 su 90 deputati ad avere una pendenza col fisco”. Le cifre: “Vanno da 10 euro a 4 milioni 5 milioni di euro”. Fiumefreddo ha iniziato a pignorare lo stipendio di alcuni deputati. “Un quinto dello stipendio per legge può essere pignorato e in media lo stipendio di un deputato è di 10 mila euro” spiega il presidente di Riscossione Sicilia. “Oggi hanno quasi tutti rateizzato” spiega infine Fiumefreddo. Il tutto sottolinea Pecoraro, sarebbe avvenuto dopo lo scandalo esploso sui giornali.
I TABULATI DI RISCOSSIONE. L’inviato delle Iene con dati alla mano sviscera la lista degli onorevoli morosi e li intervista. Secondo il tabulato, in possesso dell’inviato della trasmissione Mediaset, ecco le cifre e i nomi degli onorevoli che avrebbero pendenze col fisco: Nello Musumeci 110 mila euro, Pippo Nicotra 187 mila euro, Marcello Greco 54 mila euro, Carmelo Currenti 78 mila euro, Giovanni Di Giacinto, 55 mila euro, Bernadette Grasso 236 mila euro, Rosario Crocetta 39 mila euro”.
ALTRI POLITICI COINVOLTI. Cartelle esattoriali anche a parlamentari nazionali eletti in Sicilia e consiglieri comunali. Riscossione allarga il campo delle verifiche sui presunti morosi e si prepara ad aprire un altro fronte di scontro con la politica. E non solo con la politica, nel mirino del presidente Antonio Fiumefreddo è finita anche Montepaschi contro la quale è pronta un’azione per danni.
Dopo aver svelato che 61 deputati regionali su 90 erano morosi verso Riscossione (poi tutti si sono messi in regola rateizzando il debito), Fiumefreddo annuncia di essere pronto «ad inviare gli avvisi di pagamento a vari deputati alla Camera e senatori. Anche in questo caso ci sono debiti da riscuotere e si può arrivare al pignoramento del quinto dello stipendio». Fiumefreddo non fa nomi. Ma aggiunge di aver aperto una seconda verifica: «Siamo già riusciti a evidenziare che nei 9 capoluoghi ci sono vari consiglieri comunali che non sono in regola col Fisco. Ora ho chiesto agli uffici di allargare le verifiche almeno ai maggiori consigli comunali». Nei giorni scorsi Riscossione ha inviato cartelle esattoriali a una sessantina di Comuni e circa 400 fra scuole, teatri ed enti regionali scatenando una pioggia di polemiche per presunti errori. I sindaci si sono spinti a parlare di «azione propagandistica».