PALERMO – Gli uffici periferici di Riscossione Sicilia per il momento non chiuderanno. E’ la decisione presa dall’assessore regionale all’Economia Roberto Agnello che ha partecipato a un incontro della seconda commissione dell’Ars presieduta da Nino Dina insieme al presidente dell’Ex Serit. La chiusura degli sportelli era prevista per il 14 settembre e la decisione di sospenderla è stata accolta con favore dai deputati regionali che avevano chiesto alla società di fare un passo indietro.
«Riteniamo opportuna la decisione dell’assessore al Bilancio di sospendere la decisione di riscossione Sicilia di chiudere gli sportelli periferici, fra questi quello strategico di Caltagirone, avviando un tavolo tecnico con i sindaci per trovare le giuste soluzioni – dice per esempio la deputata regionale del partito democratico, Concetta Raia -. Bisogna rimodulare il piano industriale alla luce art 66 comma 3 della legge Finanziaria, fermare la macchina della chiusura delle sedi periferiche, compreso Caltagirone la norma e le leggi che abbiamo approvato fino a prova contraria si applicano, ecco perché è giusto l’atto di indirizzo politico del governo con il quale sono state date nuove direttive alla dirigenza di Riscossione Sicilia. È prioritario evitare disagi e disservizi ai cittadini e ai dipendenti”.
Orazio Ragusa giudica positivamente il provvedimento «che riguarda anche la sede di Vittoria, assieme ad altre sedi decentrate siciliane, in attesa che si chiarisca meglio come mai la società a quasi totale partecipazione regionale abbia deciso di contravvenire a uno specifico dettato normativo assunto dall’Ars durante la votazione della recente Finanziaria. Il provvedimento di chiusura, intanto, è stato bloccato. E questo, per noi, è l’aspetto, per ora, più importante. Verificheremo, nei prossimi giorni, quali i passi in avanti che sarà possibile compiere nella direzione di annullare completamente il provvedimento in questione».